La manovra finanziaria 2015 presentata alle forze sociali ed economiche trentine

“Aiutateci ad aiutare il Trentino, che ha tutti gli strumenti per poter tornare a crescere, quello che serve è che ci crediamo tutti insieme”. Con queste parole, il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi, ha aperto stamani l’incontro con le forze sociali ed economiche, nel corso del quale, insieme al vicepresidente Alessandro Olivi, ha presentato la manovra finanziaria 2015.
Trento, 30 ottobre 2014

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- Per le imprese una scossa da 186 milioni, C. Bert, "Trentino", 30 ottobre 2014

TRENTO Gli risorse a favore delle imprese passano dai 120 milioni del 2014 a circa 186 milioni nel 2015, per stabilizzarsi poi a 178 milioni nei due anni successivi. Ai 120 milioni di sgravi Irap si aggiungeranno le nuove risorse del credito d’imposta, le detrazioni (rese possibili dal patto di garanzia siglato con lo Stato) che premieranno soprattutto gli investimenti in ricerca e sviluppo e le imprese che puntano sull’export.

Il presidente Ugo Rossi parla di un «pacchetto attrattività» che accanto agli incentivi fiscali metterà in campo nuove misure di semplificazione amministrativa in campo urbanistico e ambientale (un pacchetto che, dopo quello sui prg, sarà il contenuto di un nuovo disegno di legge dell’assessore Daldoss) e la messa a regime dello sportello unico per le attività produttive. Le imprese che vorranno investire in Trentino avranno a disposizione anche dei «facilitatori» per accompagnarle nelle diverse fasi del rapporto con la pubblica amministrazione.

All’impianto della manovra di bilancio è arrivato ieri un giudizio complessivamente positivo dalla maggioranza.
Per il Pd il consigliere Luca Zeni parla di una «manovra onesta», «che parte dalla constatazione che i contributi a pioggia del passato hanno tenuto in piedi il sistema per qualche hanno ma non hanno raggiunto l’obiettivo sperato di favorire la crescita. Oggi condivido il cambio di direzione che punta sulla riduzione delle tasse alle imprese». Su alcuni punti per Zeni occorrerà attendere i provvedimenti nel dettaglio, a partire dai ticket: «Dovremo valutare attentamente, il rischio è di andare ad appesantire quella fascia media che oggi è già in difficoltà. Servirà un’analisi puntuale delle soglie di reddito».
Giudizio molto positivo dal capogruppo del Patt Lorenzo Baratter: «È una manovra che investe sulla crescita e sul lavoro. Bene la fine dei contributi a pioggia, bene puntare sul partenariato pubblico-privato per realizzare le opere pubbliche e sulla dismissione degli immobili della Provincia per recuperare risorse». Sì anche alla tassa di soggiorno, «che redistribuisce ai territori le risorse che entreranno». Quanto al tema delicato dei ticket sanitari, per Baratter si tratta di «un intervento di giustizia sociale, si chiede un sacrificio a chi se lo può permettere».

- Né applausi né barricate sul bilancio. Sindacati e industriali apprezzano i tagli Irap e gli sforzi per fare tornare a crescere il Pil, "L'Adige", 30 ottobre 2014

Né applausi a scena aperta né barricate. Sindacati e parti sociali escono dall'incontro con i vertici della Provincia per l'illustrazione del bilancio 2015 con parole di apprezzamento per l'impostazione complessiva della manovra ma anche con un pacchetto di richieste e suggerimenti.Ciò che mette d'accordo sia il presidente di Confindustria Paolo Mazzalai che i vertici di Cgil, Cisl e Uil è lo sforzo orientato alla crescita economica e il taglio dell'Irap per le imprese. 


I sindacati, rappresentati dai segretari  Paolo Burli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti, affiancano però l'apprezzamento per gli sgravi fiscali con la richiesta di politiche attive sul lavoro e il welfare. E a proposito di Irap chiedono che la cumulabilità dei 40 milioni liberati dalla manovra statale con i 120 previsti dalla giunta Rossi sia condizionata all'impegno da parte delle imprese a sostenere strumenti come Sanifonds, per l'integrazione dei servizi sanitari a vantaggio dei lavoratori, e il fondo di solidarietà per la gestione delle sospensioni nelle piccole aziende in crisi. «Se le imprese daranno un concreto avallo a questi due meccanismi, la riduzione Irap non sarà solo a loro beneficio, ma almeno in quota parte anche per i lavoratori» sottolineano i confederali.

Su welfare e lavoro Cgil, Cisl e Uil chiedono anche sostengo alla contrattazione di secondo livello nei settori del commercio e del turismo e la riduzione degli sprechi nella sanità prima di pensare ai ticket su ricette e prestazioni specialistiche, che pure nella manovra sono previsti anche se non ancora quantificati.Quanto alla nuova imposta sugli immobili, poi, i tre sindacati chiedono una verifica sulla sua reale progressività, affinché non vengano avvantaggiati i proprietari di grandi patrimoni e quindi di grandi rendite. «Crediamo però - continuano i tre segretari - che la riduzione delle tasse non debba penalizzare gli investimenti pubblici. In questo senso le risorse disponibili nei settori come ricerca ed innovazione non debbano subire tagli lineari e si debba concentrare la spesa in conto capitale su ambiti e progetti a più alto "tasso di crescita", in particolare la banda larga, le reti energetiche, la green economy».

Nell'agenda dei sindacati c'è anche la richiesta di accelerare il processo di riduzione del numero di municipi attraverso le fusioni e le gestioni associate. Un sì convinto arriva sull'introduzione della tassa di soggiorno, che partirà dal primo maggio dell'anno prossimo.
Dove la distanza aumenta rispetto alla proposta messa sul tavolo dalla Provincia è sui tagli nella pubblica amministrazione. Viene infatti contestato il blocco della contrattazione per il personale, che riguarda anche gli enti locali, la scuola, la sanità. E si dice no anche a ogni tentazione di taglio lineare auspicando una seria revisione della spesa pubblica.Il presidente degli industriali  Paolo Mazzalai  oltre agli interventi sull'Irap apprezza lo sforzo di semplificazione burocratica introdotto anche grazie al credito d'imposta, pur constatando come la sua attivazione, come ha spiegato Rossi, sarà graduale e in una prima fase accompagnato ancora dagli incentivi su ricerca e innovazione previsti dalla legge 6. A proposito, per il capo di Confindustria il credito d'imposta dovrà agire proprio lì, concentrato sulle imprese che fanno della ricerca e dell'innovazione la loro priorità.

Un secondo incontro con le parti sociali è fissato per lunedì prossimo. 


- Finanziaria/patrimonio immobiliare provinciale e opere pubbliche, "L'Adige", 30 ottobre 2014

- Finanziaria/scuola, "L'Adige", 30 ottobre 2014