Elisa Filippi, renziana della prima ora del Pd, era ieri a Firenze per la nuova edizione della Leopolda. Con lei altri rappresentanti del Pd trentino come Salvador Valandro, presidente della Comunità dell'Alto Garda, Marco Laezza, Cecilia Meggio, Silvia Mozzi o Federico Degasperi per citarne solo alcuni.
"L'Adige", 27 ottobre 2014
Un'occasione, quella di ieri, spiega Elisa Filippi «non per autocelebrarsi, ma per cercare di dialogare maggiormente con la gente e essere di stimolo e pungolo per il governo».Alla manifestazione di ieri, continua Filippi, «si è applicato un metodo che servirebbe anche al Pd trentino». Nel senso, continua l'esponente renziana del partito democratico, «che alla nuova edizione della Leopolda si sono visti i governanti che si sono aperti al confronto con la gente, senza fare convegni dall'alto, ma aprendosi al dialogo con gli elettori e i cittadini».
In questo senso, quanto accaduto ieri alla Leopolda, può servire anche alla realtà trentina: «Occorre un partito che si fa promotore del dibattito interno e in questo non si è stati sempre all'altezza in questi mesi - sottolinea ancora Elisa Filippi - Il Pd trentino deve poi essere soprattutto capace di promuovere il dialogo con la gente e essere forza riformatrice» a tutto tondo.
Cosa che, secondo l'esponente renziana, si deve vedere ancora di più «sulla riforma della sanità e su quella istituzionale, argomenti in cui il Pd deve avere una leadership di proposta». Lo stesso deve accadere per la Filippi anche all'interno del dibattito «sulla ricerca e sull'innovazione. Anche qui a prescindere dal dibattito sui nomi, serve rilanciare delle idee costruttive su un settore che resta strategico per il futuro del Trentino». Ma lo si deve fare senza però temere di proporre strumenti innovativi rispetto al passato. «Non occorre tirarsi indietro rispetto alla necessità di fare una effettiva verifica della ricaduta territoriale degli investimenti nel campo della ricerca e dell'innovazione» afferma ancora Filippi.
Tornando alla giornata di ieri per l'esponente del Pd trentino, la nuova kermesse della Leopolda è stata «più matura» rispetto al passato. A partire dal fatto che «non si è mai visto, come accaduto qui, i governanti che si siedono al tavolo raccontando quanto stanno facendo e testimoniando la cifra di un orientamento molto importante». Per Elisa Filippi, «come ha detto Renzi si è fatto il punto sul grande cambiamento che si è messo in atto. Questa è una Leopolda di rilancio per resettare e ripartire con una piattaforma comune e dare nuova energia e crescita al Paese».
Quando le si chiede cosa pensa di coloro che, all'interno del Pd, ieri hanno preferito non esserci, Elisa Filippi è chiara: «Chi non c'era si è perso un'occasione per restare a contatto con la gente - conclude - Perché qui non ci sono stati convegni ma confronti con gli esponenti del partito e del governo che si sono messi in gioco verso chi li ha votati».