La dignità della donna e gli slogan della Lega
Margherita Cogo, Sara Ferrari, Marta Dalmaso, "L'Adige", 7 agosto 2009
Donne senza vera identità, diventate ormai puro oggetto dei desideri e delle pulsioni maschili, volti che si sovrappongono in un'Italietta che ha perso ormai ogni dignità rispetto agli altri paesi europei.
Il berlusconismo ha sdoganato gli istinti più bassi, viviamo in un'Italia in cui tutto è permesso, dove gli amministratori pubblici. i rappresentanti della comunità si permettono pubblicamente di trattare la donna come pura merce di scambio.
Un paese in cui non ci si vergogna di trasmettere ai giovani una filosofia di vita che premi l'apparenza, l'omologazione, la superficialità e la rincorsa smodata all'appagamento delle proprie pulsioni.
Un mondo in cui le donne vengono messe in vetrina, un mondo che, con il suo esempio, insegna alle nuove generazioni che l'unica cosa che conta è l'immagine, il denaro, l'onnipotenza del potere e la violenza.
I messaggi che ci arrivano da chi ci deve rappresentare sono volgari, offensivi ma soprattutto lesivi della dignità umana, le donne vengono trattate come puro oggetto di consumo con una sfacciataggine e un'impudenza a dir poco imbarazzanti. Dove sono finiti i valori fondanti della nostra democrazia? Quei valori che parlano di uguaglianza, che parlano di libertà, che non significa libertà a scapito di qualcun altro, che permettono a noi tutti, donne e uomini uguali, di costruire attraverso le proprie capacità, il proprio valore e le proprie competenze, il proprio cammino nella vita, accanto agli altri, rispettandoli.