Pd e Upt: tutelare la ricerca. Robol: "Capisco che siamo in un periodo di crisi, ma non si può reagire tagliando un po' dappertutto ed evitando di fare scelte". L'Assessora Ferrari: evitiamo cadute pericolose.T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 22 ottobre 2014Leggi l'articolo in pdf!LEGGI ANCHE: RICERCA - Pd, no ad un approccio localistico, L. Patruno, "L'Adige", 22 ottobre 2014
Il Pd dice no all'approccio localistico che sembra guidare il presidente Ugo Rossi e il segretario del Patt, Franco Panizza, nel disegnare il futuro della ricerca in Trentino, che sotto la presidenza Dellai ha goduto di generosi investimenti su progetti anche molto ambiziosi.«Dobbiamo insistere con il presidente - esordisce Lucia Maestri, presidente della commissione provinciale su cultura e ricerca, - perché chiarisca quali sono le linee della giunta sulla ricerca. Questa dicotomia tra una ricerca di prospettiva e una ricerca finalizzata al territorio mi sembra un dibattito che abbiamo già visto all'epoca della giunta Andreotti. E non lo condivido. Se in Trentino è arrivato il Centro Microsoft non è solo per i soldi, ma perché qui ci sono le competenze di ricercatori di alta qualità. Il problema della ricerca è che dobbiamo stabilire quali sono i settori strategici con una valutazione ex ante ed ex post di ricerche che devono interessare tutti i cittadini non solo i ricercatori». Maestri, che è stata anche assessore alla cultura del Comune di Trento, se la prende poi con l'ex assessore provinciale alla cultura oggi senatore Panizza che ieri all' l'Adige aveva dato la colpa ai costi esorbitanti per il mantenimento del Muse se oggi la Provincia è costretta a tagliare i fondi per le bande. «Questa dichiarazione sul Muse - commenta Maestri - mi sembra miope, grave e greve. Non ha senso una contrapposizione tra una strategia culturale di alto respiro e le esigenze culturali locali altrettanti importanti. E mi chiedo come ha fatto Panizza a stare nella giunta Dellai se pensa in questo modo».
Luca Zeni, presidente della prima commissione provinciale che dovrà valutare le candidature alla presidenza di Fbk e Fondazione Mach, dice: «Dico no ai tagli lineari sulla ricerca. Se non vogliamo un Trentino piccolo e solo dobbiamo mantenere le relazioni con il mondo e vuol dire investire in ricerca migliorando la rete integrata del sistema della ricerca, che oggi è solo sulla carta ma non è stata realizzata per attirare più fondi dall'Europa e dai privati».«Per questo - aggiunge Zeni - non possiamo rinunciare nel momento delle nomine ad individuare persone di alto livello che abbiano capacità di gestione e relazioni internazionali nel campo della ricerca. Si fa presto a scendere nel livello di qualità oggi riconosciuto e cadere nel localismo».
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