“La nostra autonomia speciale in questa fase storica è decisamente sotto tiro, nonostante abbia dimostrato nei decenni di saper costruire benessere, e nonostante abbia inaugurato con disponibilità e apertura una fase nuova, direi della responsabilità. Signora ministro, lo strumento dell’autonomia dev’essere maggiormente valorizzato dal Paese”. L’ha detto ad Arco il presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, incontrando nel municipio la titolare del dicastero per gli affari regionali e per le autonomie, Maria Carmela Lanzetta.
Trento, 9 ottobre 2014
Il ministro calabrese oggi è stato in Trentino – assieme al presidente dei Comuni della Locride, Giorgio Imperitura - per rafforzare amicizie e collaborazioni tra i due estremi della penisola. Nel pomeriggio la tappa ad Arco, municipio gemellato con Roccella Jonica. Ad accogliere l’illustre ospite c’erano il Commissario del Governo Francesco Squarcina, il sindaco Alessandro Betta, l’onorevole arcense Mauro Ottobre, il questore Giorgio Iacobone, le maggiori autorità pubbliche dell’Alto Garda.
Un’occasione importante per lanciare un messaggio a chi governa l’Italia. Il presidente Dorigatti l’ha formulato in modo chiaro: “Non è possibile far durare oltre – ha detto a Lanzetta - una situazione che costringe la Provincia Autonoma a continui ricorsi presso la Corte Costituzionale, per difendere le proprie prerogative di fronte alle invasioni di campo del Governo. Anche nella prossima tornata della prossima settimana, il Consiglio provinciale dovrà ratificare due delibere di impugnazione della Giunta. Contemporaneamente, in Parlamento spuntano proposte legislative nemiche dell’autonomia, tra l’altro sostenute trasversalmente agli schieramenti politici.
E’ il tempo di far capire a tutti che – per fare un esempio concreto – se il Trentino perde l’autonomia, il Veneto non diventa più ricco, ma di sicuro perde il Paese e anche l’Europa. Il Trentino è una terra che ha affrontato la crisi economica e del lavoro facendo leva positivamente sui propri punti di forza, sulla cooperazione, sul volontariato, sulla coesione sociale. E’ una terra che dialoga anche con il mondo di lingua tedesca: proprio a fine mese, a Schwaz in Tirolo, si riuniranno assieme le assemblee legislative di Trento, di Bolzano e di Innsbruck. Come soleva dire Magnago, i confini sono fili di seta. Noi siamo pienamente italiani, ma difendiamo fermamente l’autonomia e lavoriamo per una riforma dello Statuto. E’ un segno dei tempi, credo, se perfino la Scozia ha scelto di non invocare l’indipendenza, ma una estesa forma di autonomia e autogoverno”.
Maria Carmela Lanzetta ha replicato lanciando un messaggio positivo e incoraggiante: “Sono qui – ha detto - per siglare un patto d’amicizia tra Provincia di Trento e Locride calabrese, che apra allo scambio di buone pratiche amministrative. Non esiste a mio modo di vedere un problema legato all’autonomia speciale, credo che nessuno abbia interesse dentro il Governo a demolire queste realtà. I colloqui per la definizione di nuovi accordi finanziari sono del resto in corso e io direi che sono ormai in via di risoluzione. Spero a questo proposito che i vostri presidenti di Trento e di Bolzano tornino da Roma con buone notizie”.