Registro nozze gay, rivolta contro Alfano

Da Bolzano a Rovereto critiche al ministro: "Sbagliata l'abolizione dell'albo". Spagnolli (Bz): "E' un bel problema perchè mi ero già attivato per istituire l'anagrafe di matrimoni gay contratti all'estero". Miorandi (Rovereto): "Condivido la volontà di disobbedire da parte di molti sindaci d'Italia alla circolare di Alfano. Dobbiamo promuovere la cultura del rispetto e del confronto e un'idea di società aperta, attenta a valorizzare le differenze".
"Corriere del Trentino", 9 ottobre 2014
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IL POST DI ANDREA MIORANDI

Condivido la volontà di disobbedire da parte di molti Sindaci d'Italia all'invito del Ministro Alfano di cancellare le trascrizioni delle nozze gay contratte all’estero.
Abbiamo oggi bisogno, accanto a strumenti legislativi finalizzati a contrastare le discriminazioni, di promuovere la cultura del rispetto e del confronto e un’idea di società aperta, attenta a valorizzare le differenze, a permettere ad ogni individuo di esprimere la propria soggettività. Lo sviluppo di una comunità si misura infatti anche nella sua capacità di garantire ad ogni persona di “sentirsi libera di essere”.

Un tema come questo non va affrontato con circolari burocratiche, ma deve essere discusso dal Parlamento. Concordo con l'analisi di Aldo Cazzullo sul Corriere di oggi “il vuoto legislativo riguarda l’intera sfera dei diritti e delle questioni etiche, dalla fecondazione assistita al fine vita”. 

È quanto mai necessario che i Sindaci impegnati ogni giorno sul territorio con una sensibilità comune intraprendano un'iniziativa per portare questo tema all'attenzione della politica nazionale, in linea con quanto ci viene indicato dall'Europa.