ROVERETO Parte alla carica Giulia Robol, segretaria provinciale del Pd: «Basta con queste storie di nomi e toto candidati mettendo dentro anche me e Olivi, un dibattito svilente per la città. Il circolo di Rovereto ha espresso a suo tempo la sua preferenza per Miorandi e con questa andrà al vaglio del tavolo provinciale della coalizione. E su questo la questione è chiusa. Ai cittadini non interessa nulla di un dibattito sterile: noi dobbiamo lavorare su un programma di coalizione, trovare la coesione politica tra le parti, individuare le urgenze più importanti.
"Trentino", 3 ottobre 2014
Se serve ribadire, il Pd va al tavolo della coalizione con il nome di Miorandi e non sarà il segretario provinciale a mettere in discussione il percorso del circolo. Certo, non siamo l’unica forza e ci si dovrà confrontare con gli altri partiti...»
Parla di confronto, Giulia Robol, come la sua omologa dell’Upt Donatella Conzatti con la quale concorda sulle primarie delle idee. «A Rovereto serve un programma di priorità che parta dal tema urgente dello sviluppo economico, passando da una collaborazione sinergica con le categorie economiche e arrivi alla soluzione del problema viabilità. Solo dopo aver condiviso un’idea di sviluppo della città (cosa) si potrà parlare di nomi (chi) e, quindi, scegliere il candidato sindaco che potrà meglio raggiungere gli obiettivi decisi assieme.
Se ci fermiamo ora sul nome non potremmo sviluppare più alcuna idea» afferma Conzatti. L’Upt propone così «le primarie delle idee per mettere a confronto le diverse visioni e poter così convergere su un nome che interpreti un programma unitario. La città deve riacquisire una guida autorevole che lavori in sinergia con la comunità di valle ed il governo provinciale». E di «un candidato che abbia autorevolezza professionale e amministrativa che sappia riavvicinare i cittadini» aveva parlato a suo tempo il coordinatore roveretano Roberto Maffei.(g.r.)
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ROBOL: "Da noi sempre un nome solo", "Corriere del Trentino", 3 ottobre 2014