Il comunicato stampa di ALESSANDRO OLIVI

E’ venuto il momento di fare chiarezza e di farlo senza ambiguità ed alcuna opacità politica: non ho mai dato alcuna disponibilità per una mia candidatura alle elezioni comunali prossime di Rovereto e non intendo farlo. Ogni ipotesi al riguardo che in questi giorni è stata resa pubblica non è in alcun modo ascrivibile a qualsivoglia mia azione o comportamento che possa averla suggerita o ispirata.
2 ottobre 2014 

 Altrettanto fantasiosa e destituita di fondamento alcuno è la ridda di interpretazioni sui significati politici che una siffatta scelta celerebbe, così come gli sconfinamenti nel passato e nel futuro del mio personale percorso politico e amministrativo.

 Meno di un anno fa sono stato eletto come il più votato fra tutti i consiglieri provinciali del Trentino con quasi 14.000 preferenze.

 Un risultato che credo rappresenti in modo univoco il riconoscimento dell’impegno profuso fino a quel momento e nel contempo l’attribuzione di una responsabilità anche politica alla quale non intendo sottrarmi.

 Sia il mio ruolo di Vicepresidente che la deleghe in materia di sviluppo economico e lavoro all’interno della Giunta Provinciale non ammettono distrazioni ed infatti sono molto concentrato sul presente.

Anzi nei prossimi mesi sarà ancora più evidente il segno di una presenza in Giunta che vuole essere un contributo alla coesione dell’esecutivo provinciale ma anche uno stimolo ad accelerare i progetti che servono al Trentino per sostenere l’economia e qualificare il lavoro quali vere priorità.

 Detto questo sarebbe altrettanto non veritiero testimoniare come in questi ultimi tempi siano via via cresciute le sollecitazioni sia dalla politica che dalla comunità, in senso trasversale dunque, di un mio diretto impegno in favore della città. Ne sono lusingato ma per le ragioni di cui ho detto non è questo il momento!

 Forse sarebbe il caso di sforzarsi a comprendere ciò che sta dietro l’apparenza.

 Rovereto ha bisogno e chiede una leadership che sappia essere autorevole ma non elitaria, capace di mettere a fattor comune le tante energie e potenzialità inespresse dalla città, valorizzando in modo generoso un gioco di squadra.

 E’ necessario far sentire protagonista di un progetto di città futura l’intero corpo sociale, dalle categorie produttive, al modo del lavoro, al volontariato.

Sul piano politico questo significa investire sul valore della coalizione in cui tutti i partiti, a partire dal PD, devono far si che una leadership sia legittimata non attraverso i deliberati di ristrette nomenclature ma attraverso un rapporto fecondo e continuativo con quella “città diffusa” di cui con umiltà e generosità bisogna saper cogliere preoccupazioni e speranze.

 Alessandro Olivi