Il Pd ha già rimesso in pista Mosaner

"Al Pd spetta il compito di proporre in prima battuta il nome del candidato sindaco che ovviamente andrà condiviso con la coalizione. E la nostra decisione, assunta all'unanimità all'interno del direttivo di Circolo, è per una riconferma di  Adalberto Mosaner. È lui il candidato sindaco del Partito Democratico. È lui il candidato sindaco che chiediamo alla coalizione di condividere." 
P. Liserre, "L'Adige", 29 settembre 2014



In gergo calcistico si chiamano «ripartenze». E molto spesso spiazzano gli avversari. Una tattica per vincere ma a volte anche per mascherare altre lacune. Qui, almeno in teoria, di avversari non ce ne sono. Semmai «alleati di coalizione», più o meno fedeli, più o meno «digeriti» perché così vuole la politica. A tutti ieri mattina il Partito Democratico di Riva ha lanciato un messaggio chiaro e forte, peraltro anche già noto: «Al Pd spetta il compito di proporre in prima battuta il nome del candidato sindaco che ovviamente andrà condiviso con la coalizione. E la nostra decisione, assunta all'unanimità all'interno del direttivo di Circolo, è per una riconferma di  Adalberto Mosaner. È lui il candidato sindaco del Partito Democratico. È lui il candidato sindaco che chiediamo alla coalizione di condividere. In questi giorni lo stesso Mosaner ci ha dato la sua disponibilità a proseguire la sua esperienza amministrativa da primo cittadino».

Non ha tentennamenti il segretario politico democratico Alessio Zanoni nell'annunciare il deliberato del direttivo, nonostante manchino ancora otto mesi all'appuntamento elettorale e il rischio è quello di «bruciare» il diretto interessato. Anche perché spesso in politica chi entra Papa in Conclave poi ne esce cardinale. E quattro anni or sono il via libera del direttivo dem sul nome di Mosaner arrivò in gennaio, a quattro mesi dall'appuntamento con le urne, non al doppio. «Vogliamo dare subito serenità alla città - ha ribattuto Zanoni - Altrimenti si correva il rischio di creare fibrillazione laddove non ne serve». 

Il segretario e assessore sgombra il campo anche da un'eventuale ipotesi «primarie»: «A Riva non hanno senso e non servono. Perché parliamo di un sindaco al primo mandato, perché i numeri dicono che il Pd è in assoluto la forza di maggioranza relativa, perché questa amministrazione ha operato bene in questi anni». L'imprimatur è arrivato direttamente dalla segreteria provinciale del partito. Ora bisognerà passare al vaglio dei partner di coalizione: «Il centrosinistra-autonomista di fatto è nato a Riva e per noi è importantissimo il perimetro della coalizione. Ci auguriamo rimanga quello ma allo stesso tempo non deve diventare una gabbia» sottolinea Zanoni.

Rimarcatate «coerenza e fedeltà» dei Comunisti Italiani, confermata la probabile presenza di una Civica per Riva così come c'è già oggi, sottolineata l'importanza di «un ambientalismo serio ma non talebano», Zanoni lancia un messaggio rivolto a tutti i partner di coalizione, a cominciare da Patt e Upt: «C'è bisogno di un approccio e uno stile diverso nell'amministrare e in consiglio comunale. Il Partito Democratico ha fatto e farà uno sforzo importantissimo e fondamentale in termini di serietà e affidabilità delle persone. Speriamo che anche le altre forze politiche della coalizione sappiano dotarsi di persone di alta caratura».Poi un altro messaggio chiaro e forte: «Di Riva si ragiona a Riva» sintetizza Zanoni. Ovvero, che nessuno pensi che il quarto comune del Trentino diventi stanza di compensazione per gli equilibri provinciali o del territorio. «La compensazione non esiste» afferma secco il segretario democratico. Fermo restando che il via libera della segreteria provinciale è doveroso e sacrosanto.

«La nostra forza è data dalla città nella quale e per la quale governiamo - rimarca ancora Zanoni - E il Circolo del Pd di Riva ha l'autonomia, la capacità e l'obbligo di confrontarsi e fare sintesi in nome del bene della città». Ecco allora perché il segretario dem è mancato all'appuntamento di qualche giorno ad Arco in sede di Coordinamento di valle. «I coordinamenti di valle sono nati in funzione delle elezioni per le Comunità di Valle - ricorda il segretario - Dal coordinamento ci aspettiamo un aiuto in campagna elettorale ma ripeto, di Riva si ragiona a Riva e non ritengo utile discutere su mille tavoli. E per come era stato impostato quell'incontro, non mi sembrava utile esserci».