Il Pd si ricompatta dopo le frizioni su Lorandi

ROVERETO - Il Partito Democratico cittadino dopo qualche scossone sul segretario Fabiano Lorandi si ritrova e si compatta su un documento votato all'unanimità giovedì sera da tutto il direttivo. Lorandi: "Siamo compatti, lavoreremo assieme".
"L'Adige", 29 settembre 2014



Frizioni c'erano state con alcuni giovani e consiglieri comunali, alcuni giorni prima, i quali accusavano Lorandi di travalicare il suo ruolo e di intervenire in un campo amministrativo che è quello del sindaco Andrea Miorandi. 

L'altra sera invece il Pd si è ricompattato e, presente tutto il direttivo, gli assessori e i consiglieri comunali, all'unanimità ha votato un documento del segretario che stabilisce alcuni punti in vista delle elezioni amministrative del 2015. Tra questi, ovviamente la riconferma del sindaco Andrea Miorandi, quale candidato per palazzo Podestà. «Dobbiamo essere in grado di dare risposte precise - dice il documento - puntuali, di qualità alle domande di crescita e di sviluppo sociale, culturale, economico che dai diversi settori della società ci arrivano. Le ristrettezze della finanza pubblica sono questioni che vanno affrontate nei prossimi anni con grande responsabilità e unità d'intenti. A partire dai buoni risultati conseguiti dal sindaco e dalla giunta attuali, è necessario ridefinire e ri-orientare l'azione di governo». Sarà elaborata una bozza di documento programmatico che diventerà oggetto di discussione e approfondimento nell'Assemblea degli iscritti e degli elettori a metà di ottobre».

Accanto a Lorandi ci sarà una delegazione di due esponenti del direttivo e due consiglieri comunali che lo accompagnerà in tutti i momenti di confronto e con le altre forze politiche di maggioranza.

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ROVERETO Non è metà direttivo a volere un cambio di passo, ma l’intero direttivo. Che giovedì sera ha elaborato e votato all’unanimità le linee dell’azione del partito per i prossimi mesi. La precisazione è del segretario Fabiano Lorandi, stupito per una lettura di quanto emerso dal direttivo dell’altra sera come una contrapposizione tra componenti diverse del partito e come divergenza rispetto alla sua segreteria.

Di fronte a tempi radicalmente cambiati e a problemi del tutto nuovi - una crisi che non si può considerare congiunturale, ma va vista come messa in discussione di un modello sociale ed economico; il drastico calo di risorse a disposizione dell’ente pubblico ai suoi vari livelli - «è fondamentale che il Pd sappia interpretare il ruolo di attore protagonista che gli spetta, in quanto forza maggioritaria di governo». E farlo riuscendo a valorizzare le energie intellettuali presenti nella nostra città e dando risposte precise alle domande di crescita sociale, culturale ed economica che arrivano dalle diverse componenti della società. Il quadro mutato va affrontato partendo «dai buoni risultati conseguiti dal sindaco e dalla giunta» per «ridefinire e ri-orientare l’azione di governo».

Quindi cambiamento nella continuità: quanto di buono già fatto non si può negare ma nemmeno può essere sufficiente: «Si deve cambiare passo mettendo al centro il tema del lavoro, dell’occupazione, dello sviluppo, della salvaguardia dei diritti dei cittadini». La coalizione di centrosinistra è l’assetto giusto per compiere questo sforzo. E nella coalizione il Pd si pone come soggetto politico forte, capace di fare sintesi progettuale e operativa della diversità di opinioni e proposte. Nei prossimi giorni ci sarà una ulteriore apertura al confronto, da cui scaturirà una bozza di documento programmatico che diventerà oggetto di discussione e approfondimento nell’Assemblea degli iscritti e degli elettori, nella seconda metà di ottobre. «Tale documento costituirà la proposta politica con cui aprirsi alla città».

Il lavoro di confronto e stesura della bozza sarà curato dallo stesso Lorandi assieme a due membri del direttivo e due consiglieri comunali. Questo, dice il segretario, è quanto deciso da tutto il direttivo, senza fratture nè frizioni.


IL DOCUMENTO APPROVATO

"Stiamo vivendo un tempo politico denso di appuntamenti cruciali per la nostra città, nel quale è fondamentale che il PD sappia interpretare il ruolo di attore protagonista che gli spetta, in quanto forza maggioritaria di governo.
E’ nostro compito valorizzare al meglio le energie e le intelligenze che Rovereto ha sempre saputo generare.
Dobbiamo essere in grado di dare risposte precise, puntuali, di qualità alle domande di crescita e di sviluppo sociale, culturale, economico che dai diversi settori della società ci arrivano.
La messa in discussione dei paradigmi socio-economici che avevano caratterizzato gli scorsi decenni, le ristrettezze della finanza pubblica sono questioni che vanno affrontate nei prossimi anni con grande responsabilità e unità d’intenti.
A partire dai buoni risultati conseguiti dal sindaco e dalla giunta attuali, è necessario ridefinire e ri-orientare l’azione di governo
Il termine riorientare, al suo interno, contiene i concetti di continuità e di cambiamento. Rappresenta e riassume in termini generali la strategia da applicare a fronte di una crisi di sistema, di un modello di sviluppo, addirittura di civiltà e non semplice crisi congiunturale.
Non ci si può accontentare del già fatto, seppur buono. Si deve cambiare passo mettendo al centro il tema del lavoro, dell’occupazione, dello sviluppo, della salvaguardia dei diritti dei cittadini.
La coalizione di centrosinistra rappresenta un assetto che garantisce progetti, riforme, stabilità, equità sociale
Tale alleanza non nasce esclusivamente da opportunità tattiche ma assume, per la grande maggioranza dei cittadini roveretani, una valenza a carattere strategico come dimostrano i lusinghieri risultati delle ultime elezioni provinciali.
Si tratta di un’alleanza politica che condivide valori e orientamenti, per mettersi al servizio di Rovereto.
Il PD ha l’ambizione - al di là dello straordinario risultato (45%) ottenuto alle elezioni europee – di essere un soggetto politico forte che, una volta definito e sottoscritto il patto di fiducia, stima e rispetto tra le persone che lo compongono - riesca a fare sintesi progettuale e operativa della diversità delle opinioni e delle proposte, con la consapevolezza che prima di tutto viene il bene della comunità.
Ci apriremo ulteriormente al confronto e all’ascolto nei prossimi mesi.
Sarà elaborata una bozza di documento programmatico che diventerà oggetto di discussione e approfondimento nell’Assemblea degli iscritti e degli elettori che convocherò nella seconda metà di ottobre.
Tale documento costituirà la proposta politica con cui aprirsi alla città.
Si è dato vita ad una delegazione – composta da due esponenti del direttivo e da due consiglieri comunali - che mi accompagnerà in tutti i momenti di confronto con le altre forze politiche di maggioranza.
C'è bisogno delle energie e delle competenze di tutti, c’è bisogno di un’intelligenza collettiva composta da persone con esperienze - provenienze culturali – generazionali - di genere diverse, in cui il valore del risultato finale sia maggiore della semplice somma algebrica delle singole parti.
Noi lo siamo, questo soggetto collettivo.
Per vincere le sfide che ci attendono nei prossimi anni, faremo del nostro meglio".