Negli scorsi giorni un gruppo di consiglieri regionali del Partito Democratico, prima firmataria la consigliera Lucia Maestri seguita dalle consigliere Ferrari, Borgonovo Re e dai consiglieri Manica, Civico e Zeni, ha depositato un disegno di legge per apportare modificazioni alla legge regionale 9 agosto 1982 n° 7 “Ordinamento delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Trento e Bolzano”.
Lo spunto per la presentazione di tale disegno di legge è nato dalla ben nota e recente vicenda dell’elezione della Giunta Camerale della CCIAA di Trento dove su 12 membri da eleggere, nessuno è risultato essere di genere femminile, pur in presenza, su 45 componenti, di 13 imprenditrici che avrebbero potuto essere elette a tale incarico.
Nonostante lo statuto della Camera di commercio di Trento preveda in modo esplicito che “L’Ente camerale promuove le pari opportunità tra uomo e donna e persegue tale finalità nell’operare le nomine e le designazioni di sua competenza; sensibilizza inoltre i soggetti chiamati a designare i componenti dei suoi organi collegiali e di quelli degli enti e aziende dipendenti dalla Camera affinché assicurino la presenza di entrambi i sessi.”.
Tale norma è stata interpretata in modo alquanto elastico e decisamente restrittivo e discriminatorio verso il genere femminile.
Per ovviare in modo definitivo a tale palese discriminazione la consigliera Maestri e gli altri firmatari hanno ritenuto opportuno proporre un disegno di legge regionale, composto da due soli articoli, facendo in modo che in futuro non possano più perpetuarsi altri casi del genere.
Visto che a Trento non si stati capaci di fare quello che alla CCIAA di Bolzano viene pacificamente adottato da anni.
Per poter giungere a tale scopo il disegno di legge chiede, con l’art. 1, di modificare l’articolo 1 bis relativo alla potestà statutaria e con l’art 2 modifica l’art. 11 dove, nella composizione della Giunta camerale, si specifica che entrambi i generi debbano essere rappresentati, pena la decadenza dell’ente stesso.
Gruppo consiliare provinciale/regionale Partito Democratico
Testo del disegno di legge depositato
Art. 1
Modificazione dell’articolo 1 bis della legge regionale 9 agosto 1982, n. 7
1. Dopo il comma 1 dell’articolo 1 bis della legge regionale 9 agosto 1982, n. 7 è inserito il seguente:
“1 bis. Lo statuto stabilisce, altresì, norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna e per garantire la presenza di entrambi i generi negli organi collegiali delle camere di commercio, nonché degli enti e aziende da esse dipendenti.”
Art. 2
Modificazione dell’articolo 11 della legge regionale 9 agosto 1982, n. 7
1. In coda al comma 1 dell’articolo 11 della legge regionale 9 agosto 1982, n. 7 è inserita la seguente: “Nella Giunta, a pena di decadenza, sono rappresentati entrambi i generi.”
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