ROVERETO Il colpo è stato forte, ma la delusione per l’inatteso dietro front del Gruppo Piva, che all’ultimo momento ha rifiutato di sottoscrivere il protocollo d’intesa per rilevare l’ex Gallox, non ferma la Provincia. A spiegare direttamente ai lavoratori dell’ex Gallox cos’è accaduto negli ultimi mesi e cosa accadrà nelle prossime settimane è stato, ieri mattina presso la sede di Trentino Sviluppo, lo stesso assessore provinciale all’industria Alessandro Olivi. "Trentino", 20 settembre 2014
Presenti anche i rappresentanti sindacali e il curatore fallimentare. «Eravamo pronti alla firma dopo uno sforzo davvero eccezionale – ha detto Olivi –, che era stato condiviso anche dalla Giunta provinciale. La trattativa era conclusa, poi, abbastanza incomprensibilmente, vi è stato un dietrofront del Gruppo Piva, che evidentemente non ci aveva mai creduto veramente». Sono state illustrate anche le condizioni favorevolissime che la Provincia aveva creato per consentire al gruppo veronese di rilevare l’azienda roveretana, che evidentemente non sono bastate. «Non credo che in nessun’altra parte d’Italia – ha commentato Cristian Rizzi, dipendente dell’azienda fallita un anno fa – il Gruppo Piva potrà trovare le agevolazioni offerte dalla Provincia di Trento. Olivi ha parlato per oltre mezz’ora, spiegando cos’era stato fatto in questi mesi di trattative e assicurando che il denaro stanziato per l’operazione - oltre 3 milioni di euro - verrà utilizzato per cercare nuove soluzioni che garantiscano i livelli occupazionali». E i contatti per cercare una conclusione positiva alla vicenda non mancano. «Non ripartiamo da zero – ha proseguito Olivi – , abbiamo in agenda alcuni incontri con interlocutori già parzialmente “coltivati”, che sembrano seriamente intenzionati ad investire in Trentino in attività compatibili con le tipologie professionali delle maestranze coinvolte. Non lasciamoci prendere dunque dalla delusione. I rimedi – ha esortato rivolgendosi alla cinquantina di lavoratori e lavoratrici presenti – sono stare uniti e cercare un’altra soluzione. Nell’immediato dobbiamo mettere insieme un pacchetto di misure e di tutele sociali per i lavoratori e impegnarci, tutti insieme, con uno sforzo ulteriore, per dare valore all’ottimo lavoro fatto fino ad oggi». Alcune delle aziende con cui sarebbero in corso dei contatti, non operano nello stesso settore della Gallox e, quindi, almeno sulla carta, l’assunzione dei 110 lavoratori rimasti senza lavoro potrebbe risultare difficoltosa. Anche su questo fronte, però, Olivi ha fornito garanzie, ipotizzando l’organizzazione - se necessario - di corsi di formazione per gli ex dipendenti Gallox così da prepararli alla nuova tipologia d’impiego. Dopo le speranze spente l’altro giorno in modo brutale dal comunicato del Gruppo Piva, con cui spiegava che non c’erano più le condizioni per rilevare l’azienda, ieri a Trentino Sviluppo si respirava un moderato ottimismo. La situazione è sempre grave, ma le parole di Olivi tengono accesa la speranza. L'INTERVENTO DEL SEGRETARIO PD ROVERETO FABIANO LORANDI
Seguici su YouTube
Partito Democratico del Trentino