Giorgio Tonini e Michele Nicoletti per Donata Borgonovo Re

L'intervento di GIORGIO TONINI su facebook:
In Italia i riformisti hanno la vita dura. In Trentino ancora di più, a giudicare da cosa sta capitando all'assessora alla sanità. Sarebbe bene che Donata Borgonovo Re non fosse lasciata sola, dalla giunta di cui fa parte, dalla maggioranza di governo e dal suo stesso partito, il Pd. Perché Donata si sta battendo, col coraggio, l'onestà e la trasparenza che la contraddistinguono, per due valori che dovrebbero stare a cuore a tutti, in Trentino: la salute e l'autonomia.



La salute, innanzi tutto, che si difende e si promuove con un servizio sanitario davvero universale, cioè accessibile a tutti, giovani e anziani, ricchi e poveri, cittadini e valligiani, ma anche di qualità, perché basato su principi di professionalità e di appropriatezza.
Ben poco democratico sarebbe dare a tutti un servizio mediocre, se non addirittura inappropriato: sarebbe anzi il trionfo dell'ipocrisia e del cinismo, sarebbe illudere il popolo, tradendo la sua fiducia, mentre chi può o sa di più, potrà sempre cercare altrove la risposta al suo problema.
Dare al Trentino un servizio sanitario universalistico e di qualità significa ragionare in una prospettiva ampia, che abbracci tutta la nostra (piccola) comunità di mezzo milione di abitanti, che deve guardarsi dal pericolo della frammentazione localistica e dalla tentazione di seguire la cattiva politica, quella che cavalca in modo populista i campanilismi, mossa più da miopi calcoli elettoralistici che da una vera preoccupazione per il bene comune.
Al contrario, come sta cercando di fare Donata, il Trentino deve ragionare sul suo servizio sanitario in modo moderno e in una logica di sistema, superando la vecchia centralità del servizio ospedaliero, in favore del primato della medicina preventiva e territoriale, come avviene nelle aree più avanzate d'Italia e d'Europa, lasciando a poche eccellenti strutture ospedaliere il trattamento delle patologie acute e i servizi ad alta specializzazione. Battendosi per un servizio sanitario universalistico e appropriato, Donata si sta battendo anche per la qualità e la credibilità della nostra autonomia, entrambe messe davvero a dura prova da alcune iniziative demagogiche che poco hanno a che fare con la grande tradizione di civismo responsabile che tutti ci riconoscono e ammirano.
Anche per questo, Donata non può essere lasciata sola. 


L'intervento di MICHELE NICOLETTI su facebook:

Nell'European Quality Government Index del 2013 (http://nicholascharron.wordpress.com/european-quality-of-government-index-eqi/) i governi del Trentino- Alto Adige/Suedtirol vengono percepiti dai loro cittadini sugli stessi livelli delle regioni scandinave, al top della graduatoria. 
Una delle priorità dei governi locali dovrebbe essere mantenere questa qualità di governo, che vuol dire rispettare i migliori standard europei in materia di servizi ai cittadini, rigore amministrativo, lotta alla corruzione.
Noi ci battiamo per questo, con tutti i nostri limiti.
Dobbiamo però constatare amaramente che altri pensano che la qualità non conti, che il rigore non sia importante. Conta inseguire il localismo senza preoccuparsi se con questo facciamo fare passi indietro anziché in avanti al nostro territorio e ai nostri cittadini.
Lo vediamo nella discussione sul piano sanitario impostato correttamente e con grande serietà dall'assessora Donata Borgonovo Re secondo i migliori standard europei, che ha il convinto sostegno di medici e operatori ma che continua a incontrare l'ostilità di parte del mondo politico. Ha perfettamente ragione Giorgio Tonini 
a dire che qui è in gioco una visione dell'autonomia e non solo l'organizzazione di un servizio.
Sarà bene far sentire il nostro appoggio a questo disegno che ha in mente il miglior servizio ai cittadini e la credibilità della nostra autonomia a Roma come a Bruxelles e dire chiaramente che noi non vogliamo tornare indietro.
Vogliamo andare avanti.