GIORGIO TONINI nella nuova segreteria nazionale PD. Le sue deleghe saranno federalismo, territorio ed Europa

 C'è anche un po' di Trentino nella nuova segreteria nazionale del Pd nominata ieri dal premier (e segretario del partito) Matteo Renzi.Oltre a Filippo Taddei, avvocato bolognese di chiare origini trentine, già presente nella prima «squadra» di Renzi, nel nuovo direttivo democratico è entrato anche il senatore Giorgio Tonini.
"L'Adige", 17 settembre 2014



Da tempo vicino alla corrente «rottamatrice» di Renzi, Tonini è stato voluto dal premier «per portare un po' di esperienza» all'interno di una segreteria che fino a ieri era composta da giovanissimi.La presenza di Tonini nel nuovo esecutivo democratico era nell'aria. «Me ne avevano accennato qualche giorno fa - conferma il senatore eletto nel collegio della Valsugana -. Poi Renzi mi ha chiamato e ha confermato la sua richiesta. Da parte mio non potevo che dare la massima disponibilità visto il momento molto complicato che sta vivendo il Paese, nel quale non si può non fare ciascuno qualcosa per migliorare la situazione».

La prima riunione della nuova segreteria è fissata per domani mattina alle 7, in pieno «orario Renzi». In quell'occasione Matteo Renzi distribuirà le deleghe alla squadra.

Di seguito le deleghe assegnate dal segretario ai componenti della Segreteria nazionale del PD:

Vicesegretari: Debora Serracchiani (Infrastrutture), Lorenzo Guerini (Organizzazione)

Enzo Amendola: Esteri

Lorenza Bonaccorsi: Cultura e Turismo

Chiara Braga: Ambiente

Micaela Campana: Welfare e Terzo Settore

Sabrina Capozzolo: Politiche Agricole

Ernesto Carbone: P.A., Innovazione e Made in Italy

Stefania Covello: Mezzogiorno

Andrea De Maria: Formazione

David Ermini: Giustizia

Emanuele Fiano: Riforme Istituzionali, Sicurezza

Valentina Paris: Enti Locali

Francesca Puglisi: Scuola, Università e Ricerca

Alessia Rotta: Comunicazione

Filippo Taddei: Economia e Lavoro

Giorgio Tonini: Federalismo, Territorio, Europa


inviato da vincenzo il 18 settembre 2014 21:32
caro Giorgio, assumendo la piena responsabilità politica in questa stagione terribile (Europa spaccata fra est e ovest, federalismo al lumicino, territori fuori controllo in tutti i sensi) dimostri grande coraggio. Sulla breccia ci sei da tempo (penso ai comitati Segni) non ti manca l'esperienza , ma la sfida in atto è di quelle in cui ci si può rompere il collo. Auguri sinceri quindi, con una sollecitazione: il PD del Trentino sta ancora muovendo i primi passi ed ha bisogno di un assetto di tipo confederato, quindi fortemente autonomo, con la centrale romana se vuole radicarsi in queste valli. Senza un'ampia convergenza fra forze, organizzate e non, che oggi sono ai margini della politica, il partito resta debole e subalterno. Va quindi avviato un processo che non si limiti ad un'intesa programmatica, ma porti ad una vera fusione . E' una vecchia battaglia, fino ad ora perdente, ma domani.... Vincenzo
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