Cogo: «Io non terrò un euro in più di quanto i giudici e le leggi stabiliranno». Pinter pronto a restituire 300mila euro: «Il ricorso? Non mi riguarda e non mi interessa».L. Patruno, "L'Adige", 15 settembre 2014
Margherita Cogo, già vicepresidente della Provincia e presidente della Regione, e fino all'anno scorso consigliere provinciale del Pd, è pronta a presentare ricorso al Tar contro il decreto del presidente del consiglio regionale che in base alla legge sui vitalizi approvata nel luglio scorso richiede agli ex consiglieri che percepiscono ogni mese l'assegno di 2.900 euro netti di restituire una parte della somma molto consistente che era stata anticipata, come quota attualizzata, e che è stata ricalcolata al ribasso.L'ex vicepresidente della Provincia ha ricevuto come quota attualizzata del vitalizio 743.712,24 euro e deve ora restituire (tra contanti e quota nel Fondo Family) 242.073,27 euro. Ma lei, come per altro aveva dichiarato in occasione della notizia dell'indagine penale a carico dell'ex presidente del consiglio regionale Rosa Thaler proprio per la questione vitalizi, ritiene che questa nuova legge abbia rilevanti profili di incostituzionalità come sostiene l'Associazione degli ex consiglieri regionali guidata da Franz Pahl e infatti ha dichiarato «Io non terrò un euro in più di quanto i giudici e le leggi stabiliranno». Quindi dà per scontato che si rivolgerà ai giudici come faranno Pahl e anche il vicepresidente dell'associazione e presidente onorario del Patt, Dario Pallaoro .E questo nonostante sia nel caso di Cogo, che è del Pd, che di Pallaoro, che è iscritto al Patt, i partiti di riferimento non appena scoppiato lo scandalo dei vitalizi d'oro avessero chiesto ai loro ex consiglieri di dare un segnale restituendo le cifre in questione e non ricorrere ai giudici.La segretaria del Pd trentino, Giulia Robol, conferma che: «Questa era stata la sollecitazione del partito a suo tempo e siamo pronti a ribadirla, ma poi sta naturalmente alla sensibilità dei singoli, molti dei quali non sono più iscritti».Deciso a restituire, come ha detto fin dall'inizio, circa 300 mila euro è invece Roberto Pinter anch'egli già vicepresidente della Provincia e presidente del Pd trentino, che per vent'anni ha cercato di eliminare il privilegio del vitalizio, con numerose iniziative legislative alcune aprovate, e ora dice: «Il ricorso? Non mi riguarda e non mi interessa».
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Partito Democratico del Trentino