Vertice plenario l'altra sera a Mori per delineare il futuro (o meno) della possibile alleanza di centrosinistra autonomista in vista delle prossime elezioni comunali: per il Pd (ora al governo assieme alla lista Insieme che esprime il sindaco Roberto Caliari) erano presenti il consigliere provinciale Alessio Manica, l'assessore comunale Patrizia Caproni e il segretario di sezione Lanfranco Cis."Trentino", 8 settembre 2014
Per il Patt (la formazione che per ora si è più avvicinata al Pd, nonostante ora militi all'opposizione) c'erano il consigliere provinciale Lorenzo Baratter, il segretario di sezione Cristiano Moiola e il presidente di sezione Lino Tranquillini; per l'Upt (ancora non ufficialmente "a bordo" del treno della coalizione, visti i distinguo formulati nel recente passato, e anch'esso attualmente all'opposizione) erano presenti l'assessore provinciale Tiziano Mellarini, il segretario provinciale Donatella Conzatti e il segretario locale Francesco Moscatelli. A chiedere il faccia a faccia è stato proprio l'Upt. Da parte della forza politica che attualmente non ha rappresentanti in consiglio (Sandro Turella e Roberta Canali, eletti nelle liste dell'Unione per il Trentino, sono stati estromessi dal partito) sono tornate a emergere le due perplessità espresse qualche tempo fa su queste pagine dal segretario Moscatelli: l'Upt (che spinge per individuare un candidato condiviso "a tavolino") ha delle riserve sullo strumento delle primarie caldeggiato dal Patt e in linea di massima accettato anche dal Pd e per il momento non è disposto ad aprire la coalizione alla lista civica che esprime l'attuale sindaco Caliari, mentre il Patt - nonostante gli attacchi pesanti del recente passato - è disposto a consentire alla lista Insieme di prendere parte alle primarie e il Pd ovviamente deve tenere conto delle attuali dinamiche di governo e quindi deve e vuole dialogare con Caliari e i suoi. Pd e Patt - pur dalle diverse posizioni di partenza - sono risultati essere quasi in tutto e per tutto sulla stessa linea, mentre non sono state appianate le divergenze con l'Upt, che ha provato a far capire di non voler essere la terza ruota del carro e non ha escluso di poter esplorare altre alleanze. Mellarini ha dunque chiesto dieci giorni per riflettere, confrontarsi anche a livello trentino e poi dare una risposta ai possibili alleati sulla questione delle primarie e su quella dell'apertura alla lista Insieme. Il Pd tramite il segretario Cis ha sottolineato l'importanza di presentarsi con una coalizione "classica" di centrosinistra autonomista ed è fiducioso che le differenze possano essere superate attraverso il dialogo e la progettualità concreta (ha invitato ad esempio tutti a concentrarsi sul pensare il futuro dell'ex cantina sociale, tema che caratterizzerà la prossima legislatura, e dell'ex cinema Vittoria), mentre il referente del Patt locale Moiola ha fatto capire che la sua parte politica non è disposta ad aspettare ancora per molto l'Upt e che il destino delle alleanze per Mori va deciso a livello locale, senza "interferenze" da Trento, come già concordato dagli autonomisti con lo stesso governatore Ugo Rossi.
Seguici su YouTube
Partito Democratico del Trentino