PERGINE - Il Pd ritorna in piazza: "Basta parlare coi tweet"

PERGINE - Alle prossime elezioni comunali mancano ancora otto mesi ma il Partito democratico è già sceso in campo. E in maniera letterale. Ieri, proprio nell'ouverture della «Festa Granda», ha infatti «occupato» la centralissima e significativa piazza Municipio riportando la politica e il dibattito in piazza. E, assicura il segretario perginese del Pd  Marina Taffara, è solo il primo di una lunga serie di incontri pubblici per parlare dei problemi e delle opportunità della comunità.
N. Guarnieri, "L'Adige", 7 settembre 2014



Ospiti d'eccezione, a questa «prima» che sembra tirare indietro le lancette dell'orologio, sono stati l'europarlamentare (e già ministro dello sviluppo economico in Italia e sindaco di Padova)  Flavio Zanonato, il vicepresidente della Provincia e assessore al lavoro Alessandro Olivi e la referente trentina della corrente del premier Renzi (oltre che membro del direttivo nazionale del partito) Elisa Filippi. Pezzi grossi, insomma, che hanno voluto marcare il territorio e lanciare un segnale chiaro, soprattutto all'attuale primo cittadino di Pergine  Roberto Oss Emer. Che, non a caso, in piazza non si è visto e, come lui, nemmeno il resto della giunta. Nessuna presenza istituzionale, dunque, per le autorità salite sul palco montato proprio davanti alla casa dei perginesi, il municipio appunto.

Al di là del tema trattato - attuale e preoccupante visto che si parlava di «Giovani e lavoro: ripartiamo dall'Europa» - interessanti sono state le stoccate al presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi da parte di Olivi e Zanonato: «Applaudiamo al coraggio del circolo Pd di Pergine che ha voluto riportare in piazza il dibattito e soprattutto parlare di lavoro. Finalmente la politica non comunica attraverso i tweet ma si ripresenta nelle piazze per un confronto diretto con la gente».

Una parte del Pd, insomma, torna a masticare le provviste della sinistra, ambito che sembrava seppellito dal centrismo ad ogni costo e dal sopravvento dei social network che svecchiano di molto, o almeno così pare ai politici di questo secondo decennio del terzo millennio.

Il Pd, a Pergine almeno, torna dunque al lessico che l'ha reso il partito di sinistra più forte d'Europa. Anche se la società è cambiata e Zanonato, non a caso, ha parlato di imprese, produttività, manifatturiero e formazione che devono assumere ben altra mentalità per non finire nel baratro. L'incontro in piazza, d'altro canto, era rivolto soprattutto ai giovani. Che, per la cronaca, non si sono visti. «Pazienza. - commenta la segretaria comunale dei democratici - Si sapeva che i ragazzi faticano a seguire queste cose. Per noi, però, era importante riproporci in piazza, guardare in faccia la nostra gente e parlare dei problemi e del modo di affrontarli. E la scelta di venire qui, nel mezzo della"Festa Granda" per far capire anche ai turisti che noi ci teniamo alla nostra comunità è un segnale importante».

Il prossimo appuntamento davanti al Comune, sempre targato Pd, sarà il 29 settembre con il senatore Giorgio Tonini che parlerà di riforme istituzionali. La corsa alla guida della terza città del Trentino è ufficialmente partita.