Rovereto, le sfide da vincere

Rovereto, città plurale nell’identità e nelle vocazioni, riveste un ruolo fondamentale per tutto il Trentino: è la Città dell'industria e del lavoro, della cultura e della formazione, della solidarietà e della coesione sociale. Rispetto ad altri territori della nostra Provincia, come ha ben evidenziato Patrizia Belli nel suo intervento, l'economia di Rovereto si basa in modo rilevante su settori che la crisi globale ha esposto (ed espone ancora) a rischi di lacerazioni, anche sociali.
Marco Laezza, 29 agosto 2014



In questi anni i suoi effetti non sono stati così impattanti come in altri territori, anche grazie alla visione politica e alle relative scelte che hanno caratterizzato l'impegno del Partito Democratico del Trentino al governo dell'Autonomia, in Provincia e nei principali Enti locali: penso agli investimenti per favorire la competitività del sistema economico locale, ad alcune riforme coraggiose, allo sviluppo di un welfare innovativo, alle politiche per la formazione e per la ricerca. Un impegno che ha bisogno di essere rafforzato e che deve essere maggiormente in grado di contaminarsi e confrontarsi con il tessuto sociale ed economico della Città. Quella che stiamo vivendo è infatti una fase storica particolarmente difficile e complicata che necessita di energie in grado di interpretare il cambiamento e in cui ogni cittadino deve sentirsi responsabile dei destini della Comunità.

Proprio con l'obiettivo di ridurre l'impatto sociale della crisi e di valorizzare il protagonismo della società si è sviluppato il “Piano dello sviluppo del capitale e della coesione sociale”, un piano strategico innovativo che si propone, in un contesto di riduzione delle risorse pubbliche, di promuovere la coesione sociale e di valorizzare la persona attraverso una sorta di “riformismo applicato” che ricerca una nuova strada rispetto ai paradigmi precedentemente dominanti che assegnano o all'autorità pubblica o esclusivamente al mercato la funzione di rispondere ai bisogni individuali e collettivi.

Ha poi indubbiamente ragione “l'amico imprenditore” citato da Patrizia Belli quando pone come prioritaria la questione della mobilità. Tanto è stato realizzato in questi anni e molti sono i progetti da perseguire pur in un contesto, mai sperimentato prima, di sensibile riduzione delle risorse pubbliche.

I progetti di riqualificazione urbanistica e di ridefinizione della mobilità sono stati finalizzati per rendere più vivibile la nostra Città per i suoi residenti, ma anche per renderla maggiormente attrattiva e quindi per offrire occasioni di sviluppo turistico, commerciale, economico. Attraverso il PUM abbiamo affrontato il tema della mobilità, per la prima volta, con una visione di sistema con l'obiettivo di garantire contestualmente il diritto dei cittadini a muoversi in sicurezza, il rispetto dell'ambiente, la vivibilità della Città. E' in quest'ottica che si è cominciata a sviluppare una rete di piste ciclabili, a realizzare alcuni importanti parcheggi pertinenziali, a programmare e realizzare significative infrastrutture. A titolo d'esempio, gli investimenti provinciali nel Polo della Meccatronica - luogo nel quale si favorisce l'incontro tra formazione, ricerca e impresa e si qualifica il nostro tessuto produttivo per generare nuove opportunità di lavoro - sono collocati nel più ampio progetto di valorizzazione urbanistica di uno snodo strategico per la città, una superficie significativa che parte da piazzale Orsi e comprende l’areale ferroviario spingendosi, appunto, fino al Polo stesso.

In una fase di riduzione delle risorse è stato ed è fondamentale introdurre nuovi strumenti creando sinergie con gli operatori privati. E’ infatti attraverso strumenti innovativi che sfruttano le potenzialità del partenariato pubblico-privato che si sono concretizzati i progetti di realizzazione del parcheggio davanti all'ospedale e gli investimenti sulla superficie dell'ex stazione autocorriere.

In questo contesto la Coalizione di centrosinistra ha quindi affrontato alcuni nodi strategici per la Città sui quali dovrà proseguire l'impegno nei prossimi anni. Un impegno che, in una fase di profonde trasformazioni dei paradigmi socio-economici che hanno caratterizzato gli ultimi decenni del Novecento, dovrà sempre più essere orientato verso la qualità, la qualità delle relazioni, dell'economia, dello sviluppo, degli stili di vita. Un disegno strategico orientato al futuro e finalizzato a valorizzare il contributo di ogni persona. Questo per fare in modo che tutte le risorse di cui la nostra comunità dispone possano contribuire ad arricchire culturalmente, civilmente ed economicamente la Città. Ogni buona riuscita infatti richiede il lavoro, le competenze e le sensibilità di molti.