«Si è conclusa una fase tecnica del confronto al ministero dell'Economia, che ha formulato delle ipotesi su cui ieri non si è trovato un punto un'incontro. Ora il confronto si sposta a livello della presidenza del consiglio: se ne occuperanno il sottosegretario Delrio e il premier. Ci sarà una convocazione a giorni».L. Patruno, "L'Adige", 1 agosto 2014
Gianclaudio Bressa, sottosegretario del ministero agli Affari regionali e deputato Pd del Trentino Alto Adige, ieri rappresentava il governo nell'incontro che si è tenuto al ministero dell'Economia con i presidenti delle Province di Trento e Bolzano. Evita di entrare nel merito della proposta e della reazione negativa di Rossi e Kompatscher. ma rassicura sulla volontà del governo di arrivare a un'intesa, spiegando che l'ultima parola spetta a Delrio e Renzi, che ora valuteranno politicamente il «no» incassato nell'incontro di ieri. Sottosegretario Bressa, Rossi e Kompatscher hanno definito «irricevibile» la vostra proposta. E adesso cosa succede? Oggi (ieri per chi legge, Ndr.) si è concluso un confronto tecnico che vedeva coinvolto il ministero dell'Economia. È evidente che ora la questione dovrà tornare là dove era partita, ovvero alla presidenza del consiglio dei ministri, che dovrà valutare politicamente le rispettive posizioni. Le proposte oggi erano state fatte in chiave tecnica, al termine di una serie di confronti, ma tutto era nato dalla presidenza del consiglio già quando Delrio, ora sottosegretario, era ministro agli Affari regionali. Quindi la prossima convocazione, che sarà a giorni, verrà fatta a quel livello. L'incontro sarà con Delrio? Immagino proprio di sì. È vero che uno dei problemi per il governo è come motivare con le altre Regioni un eventuale accordo finanziario bilaterale con Trento e Bolzano che introduca un principio come il residuo fiscale per definire l'entità annuale dei tagli? È questo che impedisce l'accordo? No, no. Il problema è che il ragionamento sul residuo fiscale non riguarda un rapporto bilaterale fra lo Stato e le Province di Trento e Bolzano, ma è un meccanismo che si può estendere a tutte le Regioni. È del tutto evidente che gli effetti dell'applicazione del residuo fiscale sulla Lombardia o sulla Campania sono molto diversi. Quindi il governo deve condiderare questo problema. È come se io mi mettessi a discutere di patto di stabilità solo con Trento e Bolzano, mentre il patto di stabilità riguarda tutte le Regioni. Sarebbe più opportuno che il dibattito potesse rimanere nell'ambito di un rapporto bilaterale sulla base di quelle che sono le competenze speciali. Quindi è difficile che possa passare un principio così generale come il residuo fiscale, solo per Trentino e Alto Adige? Le relazioni tra lo Stato e le Speciali sono sempre state caratterizzate da un rapporto bilaterale. Poi non è detto che non si possa fare un accordo generale, ma nel rapporto alla specialità, visto che hanno norme finanziarie particolari diverse da altre regioni, come mele e pere. Si dovrebbe declinare questa particolarità in modo che ci sia un principio riconoscibile dagli altri. TONINI: «Non vedo alternative a lavorare per un'intesa. Attenzione a non lasciarsi andare a parole grosse che non servono a niente: io sono per risolvere i problemi non per agitarli».LEGGI ANCHE:
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