In una fase di riorientamento del sistema economico rappresenta una scelta politicamente importante il disegno di legge approvato dalla Giunta provinciale ieri in materia di addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). È un provvedimento fortemente incisivo e orientato al sostegno delle fasce sociali più svantaggiate: un risultato importante ottenuto grazie al contributo riformatore del PD trentino e all’impegno istituzionale e politico del Vicepresidente e Assessore allo Sviluppo Economico e al Lavoro Alessandro Olivi. Trento, 8 luglio 2014
Nelle scorse settimane avevamo infatti chiesto la rimodulazione dell’intervento provinciale, con l’obiettivo di garantire maggiore efficacia e soprattutto più equità dato il nuovo contesto creatosi a seguito dell’introduzione del “bonus” degli 80 euro del governo Renzi: cogliendo una nostra proposta si è quindi deciso di modificare la norma contenuta in finanziaria. Le modifiche erano per noi necessarie e contengono alcuni obiettivi fondamentali per una forza politica come il Partito Democratico.
Efficacia delle politiche pubbliche e maggior equità. La Giunta, facendo proprie le obiezioni sollevate nei giorni scorsi dal Pd trentino e dall’Assessore Olivi, ha deciso di ‘focalizzare’ le risorse nella direzione di una maggiore equità, aumentando la riduzione procapite dal 0,33 al 0,73 % e limitando le agevolazioni ai soggetti economicamente più fragili, quelli sotto i 15mila euro annui di reddito. In tal modo, i soggetti beneficiari applicheranno un'aliquota dello 0,50% in luogo di quella nazionale dell'1,23%. Aiutare di più chi ha più bisogno è stata quindi la “ratio” che si è perseguita nel chiedere la modifica, prevedendo anche che l'agevolazione vada alle categorie escluse dal cosiddetto “bonus Renzi” (pensionati e lavoratori autonomi).
Più politiche per la crescita e per l’occupazione. Ancor più che le agevolazioni fiscali riteniamo fondamentali, per favorire uno sviluppo sostenibile, l’attuazione di politiche pubbliche per la crescita e l’occupazione. Ecco perché si è deciso di ridurre la portata complessiva dell’intervento (da 14 a 7 milioni di euro) liberando risorse che verranno impiegate, e su questi temi l’impegno del PD del Trentino sarà sempre più vigoroso, per il mondo del lavoro, la competitività, gli investimenti, le imprese.
Sono quindi importanti risultati che il Partito Democratico rivendica con determinazione. Siamo infatti un partito che ha il dovere e le capacità di proporre un suo disegno e un suo progetto per un Trentino più equo, socialmente sostenibile, competitivo.
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