Questo pomeriggio la riforma sui vitalizi approda in consiglio regionale. Ieri la maggioranza ha trovato l'accordo sulla versione definitiva dei due disegni di legge n. 8 e n. 9 e concordato 4 emendamenti con le firme di tutti i consiglieri. Tra questi l'età pensionabile equiparata a quella dei dipendenti pubblici (66 anni e 3 mesi) con il 3% di decurtazione per ogni anno di anticipo e l'istituzione di un fondo specifico con finalità sociale per i soldi raccolti, voluti fortemente dal PD.Leggi gli articoli:"Liquidazioni d'oro, ecco gli effetti dei tagli", T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 1 luglio 2014"Vitalizi, anticipi giù del 29%", L. Patruno, "L'Adige", 1 luglio 2014 "Vitalizi: ecco i tagli ai consiglieri. E oggi la nuova legge va in aula", "Trentino", 1 luglio 2014
Un taglio medio del 28,99% agli anticipi concessi sui vitalizi, calcolando il valore netto (la media per il lordo è del 31,29%). È questa la cifra che riassume, dopo mesi di discussioni, la riforma che arriverà in aula a partire da oggi pomeriggio in consiglio regionale. E proprio oggi i sindacati si mobilitano per un’ulteriore protesta contro i privilegi. Ci sarà infatti un presidio di Cgil, Cisl e Uil di Alto Adige e Trentino, più la Asgb bolzanina, alle 15 davanti al consiglio regionale per l’avvio della discussione sui due disegni di legge. La maggioranza ha trovato ieri l’accordo sulla versione definitiva dei due disegni di legge, il numero 8 e il numero 9, depositati in consiglio regionale. I testi approvati dalla commissione regionale saranno in parte modificati. Ieri sono state consegnate a tutti i consiglieri regionali le tabelle con i tagli agli anticipi previsti per tutti gli ex consiglieri già titolari di vitalizi. L’elenco è riportato nella tabella in questa pagina. La legge prevede il riconteggio delle attualizzazioni concesse attraverso la legge del 2012. Ciò significa che in cambio della riduzione del proprio vecchio vitalizio da 5-6000 euro netti al mese, i consiglieri riceveranno ancora una somma di compensazione basata su aspettativa di vita e tasso di sconto, ma con criteri meno favorevoli rispetto al 2012. Da qui la media dei tagli del 28,99%. Il vitalizio, ridotto a 2800 euro netti nel 2012, dovrebbe scendere a 2300 euro con la nuova legge. Chi invece vorrà conservare il vitalizio pieno precedente al 2012, potrà farlo, con una decurtazione solo del 20%, rispetto al 30% ipotizzato nei giorni scorsi. Un ramoscello di ulivo teso agli ex consiglieri. Nella tabella non sono inseriti i consiglieri che non ricevono ancora il vitalizio: il ddl prevede che restituiscano tutti gli anticipi e il riconteggio venga effettuato quando raggiungeranno l’età pensionabile. La maggioranza resta sull’ipotesi della pensione a 66 anni. Chi vorrà anticipare, subirà un taglio del 3% per anno fino a 60 anni. Nella tabella non sono inseriti i consiglieri che non ricevono ancora il vitalizio: il ddl prevede che restituiscano tutti gli anticipi e il riconteggio venga effettuato quando raggiungeranno l’età pensionabile. Qualche esempio, tra i volti noti. L’ex presidente Luis Durnwalder ha ricevuto 919.527 euro, tra denaro liquido e quote del Fondo Family, e ne perderà il 20,26%. Giorgio Holzmann ha ricevuto 978.813 euro e ne perderà il 35,33%, Oskar Peterlini perderà il 33,70% di un milione. Per Mario Magnani il taglio sarà del 29,02% su 641.248 euro. Dario Pallaoro perderà il 26,55% su 461.112 euro. L’ex vicepresidente della Provincia di Trento Roberto Pinter perderà invece il 35,87% degli 837 mila (277 mila già ricevuti e 560 mila depositati nel fondo family) che gli spettano. Le trattative. «Ci siamo messi d’accordo sulle questioni ancora aperte», riassumeva nel tardo pomeriggio di ieri il capogruppo della Svp Dieter Steger dopo una giornata di trattative iniziate alle 7 con l’incontro a Bolzano del gruppo Svp con il presidente del consiglio regionale Diego Moltrer e terminate a pomeriggio inoltrato con l’incontro dei consiglieri di maggioranza con il presidente regionale Ugo Rossi e il vice Arno Kompatscher. Ed è stato proprio Rossi, poco prima delle 19 ad annunciare con un tweet «Vitalizi: la maggioranza ha raggiunto posizione unitaria». Tra le novità di ieri, la decisione della Svp di chiudere la partita su tutto, anche sulla previdenza per i nuovi consiglieri. Fino alle scorse ore la Svp chiedeva di accantonare questa parte della riforma, per discuterla in aprile. Il presidente Diego Moltrer però insisteva sul proprio emendamento su questo tema e l’ha ribadito anche ieri mattina con la Stella alpina. «Io vado avanti», è stato il motto di Moltrer. E così sarà. La legge che approda da oggi in consiglio regionale tratterà anche delle pensioni per i nuovi eletti. L’incubo ostruzionismo. La maggioranza ieri non ha voluto presentare i contenuti del proprio accordo. «Vogliamo prima parlare con i rappresentanti della opposizione», spiega Steger. L’obiettivo è scongiurare l’ostruzionismo, che vede Andreas Pöder in testa con mille emendamenti. Lasciarli sul tavolo significherebbe rinviare di settimane l’approvazione della legge.
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