OLIVI: «Sull'Irpef io non torno indietro: ho già parlato con il presidente Rossi e abbiamo concordato che lunedì in giunta non approveremo alcuna delibera, perché serve altro tempo per approfondire la questione». "L'Adige", 28 giugno 2014
Il vicepresidente della Provincia e assessore alle attività economiche, Alessandro Olivi (Pd), tiene il punto dopo aver messo in discussione l'opportunità di procedere nell'applicazione della norma contenuta nella legge finanziaria che prevede una riduzione dello 0,33% dell'aliquota dell'addizionale Irpef provinciale per tutti i redditi fino a 28.000 euro, ovvero circa 200.000 contribuenti trentini. È una misura che avrebbe dovuto essere adottata da luglio e che farebbe mancare alla Provincia circa 14 milioni di euro di entrate.La delibera era stata sospesa lunedì scorso, proprio per avere il tempo di verificare soluzioni diverse come sollecitato dai tre assessori del Partito democratico con l'intento di arrivare alla decisione lunedì prossimo. Invece, l'approfondimento giuridico e tecnico fatto dagli uffici provinciali in questi giorni sulla fattibilità della riduzione della platea dei beneficiari dell'agevolazione ai redditi fino ai 15.000 euro o limitatamente ad alcune categorie, che non beneficiano del bonus di 80 euro deciso a livello nazionale, non ha lasciato molti margini di manovra perché la norma di legge è molto precisa e dunque la giunta dovrà valutare lunedì l'opportunità o meno di cambiare la legge. Vicepresidente Olivi, lunedì approverete la delibera sulla riduzione dell'Irpef? E quali saranno le novità? Lunedì non l'approveremo perché ci serve altro tempo. Io rivendico di aver posto la questione e non torno indietro. Sul piano sostanziale nessuno ci impone oggi di seguire un percorso che era stato deciso in un contesto diverso. Ora la misura originaria rischia di perdere di efficacia, perché rispetto alla manovra dello Stato incide per meno del 10%, e anche di equità. Il bonus Renzi esclude alcune categorie come i pensionati e gli autonomi. Politicamente dobbiamo porci la questione anche se abbiamo un problema tecnico e giuridico perché la norma nella nostra Finanziaria è molto rigida. È possibile riorientare l'agevolazione su alcune categorie o abbassare il reddito a 15 mila euro senza cambiare la legge o pensate di modificare la norma? Sembra difficile poter cambiare qualcosa con un semplice atto amministrativo come una delibera. Dovremo cambiare la legge e proprio per questo serve un confronto politico lunedì in giunta. Io penso che si debba fare un'azione coraggiosa guardando alla sostanza del problema. Ma siamo già a fine giugno e l'agevolazione è prevista solo per il 2014. Potreste decidere di approvare la delibera così com'è rinviando una discussione più approfondita all'anno prossimo? Per me questa è la subordinata ultima. Io non mi ci riconosco perché rispetto a quando abbiamo approvato quella norma in Finanziaria la situazione era diversa. Dunque, in giunta prima dobbiamo vedere se si può cambiare qualcosa con la delibera, altrimenti verificare i tempi per una nuova norma di legge già per quest'anno.
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