Centro commerciale, il Pd alza una barricata

Continua l'agone politico intorno al progetto di un centro commerciale alle Masere. Mentre in comunità di valle si preferisce rimandare la discussione alla conferenza dei sindaci, a Lavis – come rivelato dal sindaco Graziano Pellegrini (ieri sul Trentino) – l'amministrazione starebbe pensando di rilanciare. Progettando, ovvero, un centro che superi nella superficie i 10 mila metri quadri, con la competenza che passerebbe alla Provincia.
"Trentino", 22 giugno 2014



Per comprendere un punto di vista diverso sulla vicenda, abbiamo incontrato due esponenti locali del Pd: il segretario di Lavis (Luca Paolazzi) e la coordinatrice della Rotaliana-Königsberg (Norma Micheli).
Qual è la vostra opinione su un centro commerciale alle Masere? Noi siamo contrari, e non solo alla realizzazione dell’opera. Siamo contro un modello che non sostiene il commercio nei centri storici, che allontana le persone dal paese e che non valorizza i prodotti del nostro territorio. In Trentino, come nel resto d’Italia, i centri commerciali di media dimensione soffrono una crisi profonda. Perché ostinarsi a costruire un nuovo centro commerciale a Lavis?

Cosa si può fare, invece? Crediamo sia necessario sostenere i negozi di paese, a partire dalle botteghe storiche e artigiane. Servono due cose: da una parte un’offerta commerciale di qualità, capace di fare rete con gli operatori economici locali; dall’altra la capacità del Comune di valorizzare il centro storico, a partire dalla costruzione di parcheggi, dal potenziamento delle aree pedonali, dal collegamento con le ciclabili e dalla promozione delle risorse locali.

La questione, dopo l'arrivo del documento sul commercio del Politecnico, ora sarà trattata dalla Comunità di valle. Vi siete già confrontati in merito, anche con i sindaci del vostro partito? Per prima cosa: nessuno, se non la Giunta di Comunità, ha ancora visto il documento del Politecnico. Dunque, aspettiamo di conoscerne i contenuti. In ogni caso, noi crediamo che sia giusto che la materia della grande distribuzione commerciale venga affrontata ad un livello sovracomunale, anche ascoltando gli operatori economici del territorio. Non possiamo più permetterci un centro commerciale in ogni comune, perché non è sostenibile né economicamente né territorialmente. Su questo, come Pd della Rotaliana, siamo tutti d’accordo e continueremo a ribadirlo anche all’interno della Comunità.

Il sindaco di Lavis però, ieri, prospettava un centro commerciale oltre i 10 metri quadri, con il coinvolgimento della Provincia. È una strada percorribile? Non credo, e spero che la Provincia non sia così centralista da interferire sulle scelte di sviluppo di un Comune. In caso contrario, lavoreremo assieme al vicepresidente Olivi, agli altri assessori e al gruppo consiliare per evitare la costruzione dell’opera. In ogni caso, la legge Olivi introduce già un modello di programmazione che non guarda solo ai metri quadri, ma al territorio, al paesaggio e alla compatibilità urbanistica.

La questione delle Masere rientrerà fra i temi della prossima campagna elettorale, in vista delle comunali? Certo, ma la nostra posizione non cambia. Anzi speriamo che sia il Patt di Lavis a cambiare idea. Le prossime elezioni devono essere l’occasione per guardare avanti e capire come dovrà essere Lavis tra dieci anni. Fra le priorità, non c’è posto per un maxi centro commerciale.