Zanoni: «Riva, il sindaco sarà Pd»

In corrispondenza dell'assemblea del circolo Pd di Riva, Tenno e Nago-Torbole - la prima dopo molto tempo, viste le vicissitudini interne ai Democratici rivani nel recente passato, culminate con il commissariamento della sezione - il segretario Alessio Zanoni (che è pure influente assessore ai lavori pubblici della Giunta guidata da Adalberto Mosaner) di fatto lancia la campagna elettorale per le comunali.
"Trentino", 14 giugno 2014

All'ordine del giorno dell'appuntamento, una relazione sull'attività svolta dal nuovo direttivo, la situazione economico-contabile del circolo, l'analisi del voto per le elezioni europee ma soprattutto proposte e programmi per il prossimo futuro, pensando al 2015.
Oltre a dare l'idea del lavoro che assieme ai colleghi di direttivo ha portato avanti in questi mesi e sta ancora portando avanti per dare solidità al partito, l'intento di Zanoni è quello di fissare paletti ben precisi in vista delle elezioni amministrative che si terranno fra meno di un anno, punti fermi tutti orientati al "primato" del Pd: «Per prima cosa - afferma il segretario-assessore - la coalizione è un valore irrinunciabile solo se si basa su valori condivisi (diciamo "no" a un cartello elettorale) e rispetta alcuni principi anche nella formazione delle liste, dopodiché - in questo senso rivolgendoci alle altre realtà trentine e al segretario provinciale del partito - rivendichiamo il diritto per Riva di decidere i propri destini, senza che l'amministrazione della città diventi stanza di compensazione per quanto avvenuto altrove (non è perché Trento e Rovereto hanno un sindaco del Pd che questo debba influire sulle nostre dinamiche, facendoci cedere il passo a Patt o Upt) e in terzo luogo chiariamo che spetta al Pd l'onore e l'onere di indicare il nome del candidato sindaco».
A dare forza e potere contrattuale a Zanoni sono i risultati delle ultime consultazioni: alle europee il Pd ha preso 2.885 voti contro i 297 dell'Svp (su cui avrebbero dovuto convergere Patt e Upt) e i 113 dei Verdi, ma anche alle precedenti provinciali i dati erano stati piuttosto eloquenti, con 1.745 voti al Pd, 868 al Patt, 565 all'Upt e 174 ai Verdi.
«Riteniamo fondamentale - aggiunge il segretario dei democratici- anche il tema dell'informazione e della formazione dei candidati (è intenzione di Zanoni approntare gran parte della squadra di consiglieri candidati con ampio anticipo, entro fine settembre), per arrivare al voto con un gruppo di persone coeso e potenzialmente preparato per l'esperienza in Consiglio comunale - per evitare le derive a tratti sconfortanti (di certo dal punto di vista della Giunta) viste negli ultimi tempi - ed è nostra volontà quella di mettere a punto un programma partecipativo, con il coinvolgimento dei portatori di interessi e dell'associazionismo - conclude Alessio Zanoni - su vari argomenti, con gruppi di lavoro presieduti dai componenti del direttivo. Pensiamo anche all'apertura della sede a scadenze fisse, al coinvolgimento di consiglieri e dirigenti professionali e a incontri pubblici su argomenti di interesse generale». 

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M. Cassol, "Trentino", 15 giugno 2014 
Nell’assemblea dell’altra sera in Rocca, la prima del dopo-commissariamento, il circolo Pd di Riva (ma anche di Nago-Torbole e Tenno) da un lato ha “celebrato” il nuovo corso, dall’altro ha cominciato a delineare i primi rudimenti di strategia in vista delle comunali del 2015, preparandosi a rintuzzare le pretese soprattutto del Patt.
Il segretario-assessore Alessio Zanoni ha confermato quanto avevamo anticipato ieri su queste pagine (la proposta del nome del sindaco spetta al Pd, la coalizione è importante ma solo se fondata sulla condivisione di valori, a Riva spetta il diritto di decidere i propri destini, senza che l'amministrazione della città diventi stanza di compensazione per quanto avvenuto altrove), aggiungendo poi altre osservazioni: «I voti degli ambientalisti sono in libera uscita dai Verdi e stanno andando verso Grillo: dobbiamo fare in modo di attirarli. L’effetto Renzi ci sarà fino a un certo punto, dobbiamo fare delle proposte. Il nostro apporto alle provinciali è stato fondamentale, speriamo che il partito trentino non se ne dimentichi solo perché non siamo riusciti a eleggere il nostro rappresentante. Dobbiamo avvicinare persone giovani, ma soprattutto persone convinte, in un percorso che sfoci nella possibile candidatura. Fare sintesi è difficile. Noi qui ci stiamo provando».

«Riva – ha replicato il segretario provinciale Giulia Robol – non sarà oggetto di scambio. Ma abbiamo la responsabilità di rilanciare il nostro progetto politico, con un Patt molto agguerrito nel conquistare la posizione storicamente nostra, favorito dall’avere la presidenza provinciale. Nonostante non ci sia un rappresentante, il livello politico non si è dimenticato di questo territorio. C’è competizione e non voglio che il Pd arretri, perché, come visto con le primarie per la presidenza, nulla è scontato. Non verrà portata a livello provinciale comunque una situazione che si risolve a livello locale (“tradotto”, se a Riva Pd e altre forze si metteranno d’accordo Trento non dovrebbe metterci becco, ndr). È bene sapere però che Patt e Upt appena vedono una falla si insinuano».

«Se la metà degli elettori non vota - l'intervento di Paolo Domenico Malvinni, del direttivo - dobbiamo preoccuparcene e occuparcene con la credibilità, da costruire e mantenere. Abbiamo finalmente un (minuscolo) bilancio trasparente di cui sono orgoglioso. Spero che sarà nella sede del Pd, che sarà aperta, che si decideranno programmi e futuri amministratori. Sacrosanto, come ha fatto il sindaco, dire basta alle nuove cubature, ma dobbiamo spiegare come vogliamo farlo. Dobbiamo puntare su viabilità collettiva, agire sul lavoro nel campo del turismo, fare chiarezza sul parco agricolo e trovare le soluzioni per aprire la sponda ovest del lago fino allo Sperone».

«Possiamo metterci del nostro per dimostrarci un partito moderno che vuole riformare e dialogare con la gente - ha detto da parte sua Salvador Valandro - oppure arroccarci sul 43% preso alle europee a Riva e pensare che basti. Io voglio lavorare con il direttivo perché si possa seguire la prima strada: la forma che sta prendendo il Pd rivano con la nuova impostazione è un buon inizio».