Molotov contro la sede del Pd

La sede Partito Democratico del Trentino ha subito questa notte un atto vandalico. Una molotov è stata lanciata contro il portone principale. I volantini contenti le rivendicazioni sono in mano agli inquirenti. I danni sono stati fortunatamente limitati.
GIULIA ROBOL: "Una sorpresa spiacevole, un atto di violenza ingiustificabile. Fortunatamente non è successo niente e nessuno si è fatto male".
Ascolta tutta l'intervistahttps://www.youtube.com/watch?v=-u2mYjNN7Is

La DICHIARAZIONE DI MICHELE NICOLETTI
"Dobbiamo purtroppo registrare un nuovo attentato a una sede del PD - dichiara Michele Nicoletti, deputato Pd del Trentino -. Questa notte è stato dato fuoco a una bottiglia molotov all'esterno della sede del PD del Trentino e sono stati lasciati volantini di solidarietà agli arrestati in Val di Susa. Fortunatamente nessun danno alle persone, ma l'atto è grave perchè rappresenta un ricorso alla violenza per manifestare il proprio pensiero. Non è questa la via della democrazia che si basa invece sul rispetto degli altri, sul dialogo, sulla nonviolenza. È questa l'unica via attraverso la quale il nostro Paese potrá trovare quel riscatto morale e sociale di cui ha bisogno. Il Pd del Trentino invita tutti coloro che hanno a cuore la lotta per la libertà e la giustizia a credere e praticare questa via e a non cedere alla tentazione della violenza. Lo diciamo a chi ha i nostri valori, a chi la pensa in modo diverso da noi, a chi per la prima volta e con passione si avvicina alla vita civile: mai più la violenza ma solo il rispetto per l'altro e l'impegno quotidiano per una convivenza pacifica e per il dialogo razionale."

LA NOTA STAMPA DI BRUNO DORIGATTI
Appresa la notizia dell’inquietante episodio avvenuto nella prima mattina di oggi a Trento – il lancio di una bottiglia incendiaria contro l’ingresso della sede in via Gazzoletti del Pd del Trentino – il Presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, ha subito inteso esprimere una netta condanna.

Ancora una volta – afferma il Presidente - lo strumento per la contestazione politica (alcuni volantini lasciati sul posto pare si riferiscano al tema Tav e agli arresti operati in val di Susa) non è più la parola né il confronto delle idee, ma l’uso vile e fine a se stesso della violenza.