ROTALIANA - Stelle alpine travolte dall'onda di Renzi

ROTALIANA - Solo a Roverè Della Luna la Svp (con Patt e Upt alleati) risulta essere il primo partito; negli altri sette comuni della Cdv Rotaliana Koenigsberg, domina nettamente il Pd che, nella Rotaliana, supera il 40,50% dei consensi. Anche a Faedo, da sempre il feudo rotaliano del Patt, le stelle alpine cedono il passo al Pd.
"L'Adige", 27 maggio 2014

L'onda renziana sulle europee ha travolto pure i paesi dove il Pd, solitamente, non aveva molti elettori; come, ad esempio, Mezzocorona, dove lo schieramento del centrosinistra autonomista, relegato all'opposizione, ha ottenuto il 58,46%.

Il comune dove il Pd ha surclassato tutti con il 45,08% dei voti è Zambana, ma bisogna tener conto che il paese è governato dalla giunta di sinistra del sindaco Michele Moser e che a Zambana vive Rudi Chistè, assessore Pd della Cdv.

Capitolo a parte per Mezzolombardo, il comune dove il Pd non ha superato il 40% e la coalizione autonomista si è fermata appena all'8,62%, addirittura un punto in meno della Lega Nord; è un risultato che deve far seriamente riflettere il sindaco Anna Maria Helfer e la sua giunta di centrosinistra, soprattutto perché è il paese dove i grillini hanno ottenuto, sempre nell'ambito della Rotaliana, il maggior numero di voti. Per l'opposizione, il risultato di Mezzolombardo è sintomatico del malcontento dei cittadini.
Il coordinatore di zona del Patt, Alberto Giovannini, sdrammatizza il sorpasso del M5S e si dichiara soddisfatto per la buona tenuta della coalizione del centrosinistra autonomista: «Svp con Pd e Upt hanno il 54,38% dei voti e non nego che noi, sotto un simbolo diverso dal Patt, qualche voto lo abbiamo sicuramente perso».
Però tra voi e il Pd si sono messi di mezzo i grillini con una bella saccoccia di voti, superando il 16%. «Vero, ma il voto di domenica è caratterizzato da una travolgente campagna mediatica: c'è stata una campagna martellante in tv da parte di Renzi, Berlusconi e Grillo, mentre noi abbiamo raccolto i consensi con il solito nostro porta a porta, dimostrando chi è il vero partito territoriale».In casa Pd si fa festa. «Meglio di così, non poteva andare! Questo è un chiaro segnale - osserva  Norma Micheli , coordinatrice dei democratici della Piana rotaliana - che c'è stata da parte nostra una maggiore attenzione alle politiche europee».
I grillini, secondo partito della Rotaliana, vi fanno paura? «Paura, no. E nemmeno ci preoccupano. Hanno perso molti consensi rispetto le politiche e il loro è un elettorato che ha dei connotati diversi dai nostri. Il dato inconfutabile di questa tornata elettorale, è uno solo: il centrosinistra autonomista esce ancor più rafforzato con una maggioranza assoluta».

LAVIS - L'ago della bussola si sposta improvvisamente a sinistra (con il Pd che raccoglie il 42,31% dei consensi) e spinge le stelle alpine al terzo posto, addirittura dietro di tre punti in percentuale al M5S che ha ottenuto il 16,47% dei voti. Per Patt e Upt, parte dei loro voti sono emigrati proprio verso il Pd; infatti, gli autonomisti erano convinti di risultare come secondo partito ma, soprattutto, di non dover subire un divario così netto dal Pd.
«Anche noi stessi non ci aspettavamo una vittoria così marcata - afferma il segretario Pd di Lavis, Luca Paolazzi  - e credo che gli elettori abbiano premiato il rinnovamento, con l'inserimento di tanti giovani come me, nel circolo Pd Di Lavis, Zambana e Nave San Rocco». Il Patt ritiene che voi abbiate carpito parecchi voti ai suoi elettori. «Non lo so, però io rispondo che noi correvamo da soli mentre loro, uniti a Svp e Upt, hanno fatto una campagna elettorale a tappeto. Ritengo che la gente abbia tenuto conto anche del lavoro dei nostri consiglieri comunali che, pur all'opposizione, hanno sempre operato con serietà, responsabilità e competenza. Sono assolutamente convinto che questo è un chiaro messaggio da parte degli elettori per capitalizzare i voto di domenica in vista delle comunali. Questo successo, quindi, dovrà essere un punto di partenza e non di arrivo».

E il voto del M5S? «Qui a Lavis mi farebbe piacere conoscere, se c'è, qualche loro rappresentante: vorrei tanto confrontarmi con loro poiché sono convinto che il cambiamento si ottiene con il confronto e non isolandosi e urlando, facendo leva sul malcontento degli elettori».
I moderati tacciono perché non avevano dato alcuna indicazione di voto. «Noi abbiamo lasciato piena libertà ai nostri elettori - spiega  Roberto Piffer,  coordinatore del Cdp, secondo partito a Lavis - poiché un conto è votare per i simboli sorretti dai partiti nazionali, un conto per le liste locali. Credo, però, che il risultato alle prossime elezioni comunali sarà ben diverso poiché, a livello locale, la gente vota le persone e non i partiti. E questo vale anche per il M5S, che ha fatto solo una campagna mediatica».