ARCO - Il Pd raddoppia i voti in due mesi

Sotto la rupe del castello i democratici mettono a segno il miglior risultato della Busa con il 44, 12%. LA Segretaria Tiziana Betta: "Perde chi auspica tragedie".
R. Vivaldelli, "L'Adige", 27 maggio 2014

In Italia il voto premia il Pd di Renzi con oltre il 40% dei consensi. Trend che si conferma ampiamente anche ad Arco, dove i democratici sfondano con il 44,12% delle preferenze (3.148 voti), in netta crescita rispetto alle precedenti elezioni europee del 2009, laddove il Pd ad Arco aveva raccolto il 31,43% (2.327 preferenze): 812 voti in più.
Grande soddisfazione ovviamente da parte della segretaria del circolo locale, Tiziana Betta: «E' assolutamente evidente – ha commentato Betta – che il PD, ad Arco, sia il primo partito della città. Ovviamente va considerata sia la grande popolarità del premier e segretario Matteo Renzi, sia del "buon governo locale", che ci ha aiutato a raggiungere questo eccellente risultato». 

Ieri sera era intervenuto, con un commento sui social network, anche il sindaco Alessandro Betta: «Fortunatamente la maggior parte delle persone hanno scelto chi si presenta senza aggressività e cattiveria, con la voglia di essere concreti umilmente e senza avere facili ricette in tasca. Hanno prevalso – ha scritto il primo cittadino – i veri valori della pace e della democrazia, rispetto a chi purtroppo è contro le persone ed urla sempre la propria rabbia, auspicando tragedie e citando atroci spettri del passato». E sul premier ha aggiunto: «Renzi mi pare dia un'immagine concreta, tutti parlano male degli 80 euro, ma almeno è un segnale positivo per i lavoratori tartassati dalle tasse – ha commentato Betta - dopo decenni è il primo premier che fa seguire alle parole i fatti». 

Tutt'altra aria si respira invece in casa del Movimento Cinque Stelle, che a livello nazionale non sfonda e che in quel di Arco si ferma ad un comunque importante 20,81% dei voti, in linea con il dato nazionale (21,16%): «ll risultato elettorale non deve spaventare - ha commentato Giovanni Rullo, già candidato sindaco e consigliere comunale - non c'è dubbio che tra gli astenuti ci fossero molti nostri potenziali elettori che si sono fatti convincere dal messaggio falso "il M5S non ha fatto nulla", pompato dalla stragrande maggioranza dei mass media nazionali. Si tratta - ha spiegato il consigliere comunale dei pentastellati - di continuare quella rivoluzione culturale che, si sapeva, avrebbe richiesto tempo e costanza, perché non c'è dubbio che la "bolla Renzie" si sgonfierà presto. A conferma di questa mia convinzione – ha commentato Rullo - basta analizzare bene il voto laddove gli effetti della crisi sono ancor più spietati e la situazione economica e sociale è molto più grave e le promesse elettorali "renziane" non attaccano». 

In un centro destra letteralmente dilaniato – Forza Italia appena l'8,95%, molto male NCD (1,27%) e modesto Fratelli D'Italia (2,14%) - spicca l'ottimo risultato locale della Lega Nord (7,89%), ampiamente sopra il dato nazionale (6,16%). Gli autonomisti dell'SVP confermano l'elezione di Herbert Dorfmann – come da previsione - e strappano in città un 8,39% dei consensi rispetto al 4,32% del 2009. «Il nostro è un dato locale e difficilmente comparabile con quello degli altri partiti – ha commentato l'onorevole autonomista Mauro Ottobre – perché non abbiamo visibilità nazionale. Comunque siamo contenti perché Dorfmann è sempre molto presente sul nostro territorio e questo è molto importante». E su Grillo e il M5S: «Il populismo non può durare, le persone hanno scelto la politica seria. E' un voto che premia il governo Renzi». 

A sinistra, infine, gioisce «l'Altra Europa con Tsipras» che riesce ad "agguantare" la soglia minima del 4% (anche se ad Arco si ferma poco sotto, al 3,72%): «Dopo sei anni di deserto riposiamo un attimo nell'oasi Tsipras e ripartiamo guardando negli occhi la base del Pd e del M5S, chiedendo loro se sanno veramente dove sono e dove vanno» ha commentato l'ex consigliere comunale Tommaso Ulivieri.