Mozione dei democratici contro l'autostrada - Sarà forse il timore delle sirene serenissime che, unite a quelle romane, fanno sentire sempre più la pressione delle lobby venete e capitoline; o forse è più prosaicamente il timore (ed il fastidio) di essere sorpassati a sinistra da un attivissimo Patt in campagna elettorale perenne. Fatto sta che il Pd roveretano, attraverso sei suoi consiglieri comunali (Carlo Fait, Mario Airoldi, Fabrizio Sannicolò, Norma Sommadossi, Roberto Passamani, Nicola Simoncelli) rilancia il dibattito sulla Valdastico.
M. Pfaender, "L'Adige", 19 maggio 2014
E lo fa in grande stile, presentando una mozione che farà prendere all'amministrazione della Città della Quercia - per la prima volta a livello ufficiale - una posizione netta contro il completamento dell'A31. O a favore, se la mozione, dal titolo inequivocabile «no alla Valdastico», dovesse essere incredibilmente bocciata. Staremo a vedere. Certo è che l'opportunità politica di una mozione simile, ora, non deve essere limpida a tutti nella maggioranza, se è vero che la stessa mozione Fait l'aveva proposta ai suoi uguale nel 2012, ma era stato stoppato con la motivazione di aspettare l'uscita di Besenello, che ai tempi stava discutendo un testo simile. «Ormai - commenta Fait - è passata l'idae che la Valdastico sia qualcosa che non si farà. Purtroppo non è così, a Roma il fronte pro autostrada è più agitato che mai. È un obbligo per le istituzioni locali prendere posizione. E sarà anche una buona occasione per fare chiarezza all'interno del Consiglio di Rovereto: quando si alzeranno le mani i roveretani sapranno chi è davvero contro o chi a favore. Spero si possa arrivare a votare la mozione entro la fine del mese». Al di là delle dinamiche politiche locali, le motivazioni concrete per il no alla Valdastico. Un «no» che discende dall'«evidenza dei fatti». «È evidente - recita nella parte finale il testo della mozione - come la costruzione della A31 non corrisponda ad un interesse pubblico cogente, questa autostrada persegue un interesse localistico considerando che l'accorciamento dei percorsi che l'opera garantirebbe sono risibili rapportati alle lunghe percorrenze. La A 31 risulta funzionale soprattutto alle esigenze dell'economia vicentina/veneta e provocherebbe un flusso di artigiani dal vicentino verso il Trentino e un contro flusso di trentini che andranno a far la spesa nel Vicentino terra dove gli ipermercati fioriscono contrariamente agli indirizzi delle politiche commerciali turistiche trentine. Inoltre il Trentino, con questa autostrada, diverrebbe un canale di transito verso il nord provocando un innalzamento dei livelli di inquinamento ambientale con un'esplosione delle problematiche legate alla salute per la Vallagarina. Da annotare anche la strumentalizzazione della questione A31 funzionale alla società autostrade Serenissima per ottenere la proroga delle concessioni evitando di fatto la gara europea. In definitiva la costruzione della Valdastico provocherebbe danni devastanti all'ambiente, alle popolazioni e anche all'economia trentina soprattutto artigianale e del commercio».Sulla base di quanto detto il Consiglio - Pd in testa - «esprime la totale contrarietà alla realizzazione della Valdastico, sia del tracciato attuale che di eventuali altri tracciati e impegna il sindaco e la giunta ad attivarsi per contrastare la realizzazione dell'A31 e a dare massimo risalto mediatico alla contrarietà alla realizzazione della Valdastico e a partecipare a manifestazioni e discussioni sul tema».