IL FUTURO IN COMUNE - Un partito aperto per una città aperta

COORDINATORE CITTADINO - LA PROPOSTA DI ELISABETTA BOZZARELLI
La città è il luogo in cui si svolge la vita di ciascuno, è la dimensione del quotidiano di chi la abita e di chi la vive per le ragioni più diverse: in città si lavora, o si cerca il lavoro, si studia, si trascorre il tempo libero, si intessono relazioni sociali, si svolge la vita familiare. Le persone che la abitano vivono rapporti di prossimità e di reciprocità, accedono alle istituzioni e ai servizi in modo personale, diretto, continuo.
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La città è un organismo vivo, pulsante e in costante evoluzione.
La città è le persone che la vivono. La nostra città siamo noi.  

Proprio per questo il Partito Democratico della città di Trento (con i suoi organismi, i circoli e il coordinamento) dovrà essere un luogo aperto in cui elaborare proposte politiche e idee che ci consentano di costruire il futuro per la nostra città. Un luogo in cui sia possibile realizzare un progetto serio e forte per la città di oggi e di domani.

Per riuscirci non basta ampliare lo sguardo: servono più occhi, più menti, più cuori. L’apertura e la partecipazione che immagino non sono atto formale, ma scelta sostanziale. Il Partito cittadino dovrà rispondere in modo adeguato alla complessità che caratterizza la nostra comunità in questo periodo difficile. Dovrà organizzarsi per garantire che il confronto tra idee e sensibilità diverse possa svolgersi democraticamente e infine tradursi in scelte e responsabilità condivise. Solo così la nostra sarà una voce chiara e autorevole per la comunità, per gli amministratori e per il Partito provinciale, con cui la collaborazione sarà costante e a ritmo sostenuto.

In questo contesto l’organizzazione e il metodo che adotteremo farà la differenza.

Quel che conta non è decidere se preferiamo un Partito solido o liquido. Conta invece la consapevolezza che è necessario sia essere radicati nel territorio, sia essere rete aperta e accessibile. Contemporaneamente. Perché essere radicati nel territorio significa viverlo e non possederlo ed essere rete aperta significa creare e organizzare con estrema cura le relazioni.

Il Coordinamento cittadino rappresenta tutte le dodici circoscrizioni cittadine, ma deve da subito iniziare un percorso e aprirsi ai territori di Aldeno, Cimone e Garniga, che fanno parte dell’ambito territoriale della Valle dell’Adige.

La voce e la rappresentanza vanno organizzate per facilitarne e rafforzarne l’espressione; i circoli necessitano di un ridisegno e di un rilancio per ritrovare l’energia e l’entusiasmo che la buona politica sa dare; il Partito provinciale dovrà essere al nostro fianco e sostenerci nell’organizzazione e nello sviluppo della rete, con un impegno concreto soprattutto verso quei territori che ora non hanno un punto di riferimento nella propria circoscrizione.

Lavoreremo perciò a un progetto finalizzato a costruire un sistema di comunicazione efficiente e strutturato: utilizzeremo le soluzioni tecnologiche più adatte alle nostre necessità con l’obiettivo di mettere in rete innanzitutto i circoli cittadini e poi, passo dopo passo, tutti i possibili punti della nostra rete. Questa piattaforma consentirà lo scambio virtuoso delle informazioni e delle esperienze, renderà possibile il dialogo e la collaborazione continua e darà modo anche a chi non ha possibilità di essere sempre presente agli incontri di conoscere il nostro lavoro e di contribuire. Vedersi e incontrarsi è importante e irrinunciabile, ma restare in contatto per scambiare pensieri e idee è altrettanto prezioso.

Quando parliamo di Partito aperto pensiamo all’ascolto e alla partecipazione degli iscritti e degli elettori alle scelte che facciamo. Anche per questo l’adozione di un sistema tecnologico è importante: iscritti ed elettori vanno consultati, interrogati, sollecitati. Perché la partecipazione deliberativa legittima le scelte e le rende perciò autorevoli.

La buona politica è quella che si fa tutti i giorni; le campagne elettorali sono semplicemente l’occasione per chiedere la fiducia ai nostri elettori in forza dei risultati ottenuti nel tempo. Questa è la buona politica che vogliamo costruire.

Ecco perché è necessario pensare da subito a nuovi modi di proporsi, con l’obiettivo di aprirci alla comunità, ai giovani, agli immigrati, alla gente comune, anche a quella poco interessata alla politica e al nostro Partito. Dobbiamo restare in contatto con chi ci sostiene, dobbiamo coinvolgere i nostri elettori nelle decisioni che assumiamo raccogliendo le idee, utilizzando le competenze che sono disponibili e tenendo conto delle necessità espresse.

I rapporti devono essere costanti, partendo dai luoghi più prossimi, ossia i circoli, ma anche attraverso assemblee pubbliche, per continuare a confrontarci sulle proposte, sui grandi temi e per informare puntualmente sulle scelte fatte. Ogni elaborazione teorica, ogni soluzione amministrativa va condivisa con i cittadini: solo in questo modo la nostra città sarà viva e di tutti.

Elaborazione, partecipazione e informazione non possono essere disgiunte, devono coesistere in modo virtuoso e consapevole.

È necessario sperimentare nuove modalità di compartecipazione; è necessario dare la possibilità anche a chi non è iscritto al Partito Democratico di conoscere il nostro lavoro. Per questo sarà importante curare con attenzione i rapporti con la segreteria provinciale. Se è vero che le iscrizioni al PD sono in calo, è opportuno però riflettere sul fatto che la richiesta di partecipazione da parte di un elettorato sempre più informato è in crescita (soprattutto tra i giovani). Ci sono persone, gruppi e associazioni attivi su temi specifici a cui il Partito Democratico deve dare accoglienza per avviare un processo di elaborazione più largo che trovi casa nei circoli e nel coordinamento cittadino.

Le assemblee cittadine dovranno restare aperte a tutti coloro che desiderano intervenire: perché la partecipazione è preziosa, non solo per il nostro Partito, ma per la Comunità tutta.

Il Partito che vogliamo è ospitale e trasparente, aperto a tutte le persone che vivono e si muovono nella città. Un Partito aperto per una Città aperta.

Le sfide che ci attendono nei prossimi anni, primo fra tutti l’appuntamento con le elezioni amministrative del 2015, richiedono impegno, concretezza, continuità, intelligenza, organizzazione e passione.

Vogliamo realizzare il Progetto per cui il nostro Partito è nato, ossia essere lo strumento per organizzare la partecipazione democratica e costruire la buona politica. Una sfida, questa, che intendiamo raccogliere, consapevoli della nostra responsabilità collettiva.

Abbiamo molto lavoro da fare: facciamolo insieme.


Amministrazione

Razionalizzare il funzionamento della macchina amministrativa dando agibilità nelle decisioni e nei pareri richiesti alle circoscrizioni e aumentando la possibilità di proposta, migliorando la diramazione degli uffici, non solo per risparmiare, ma soprattutto per garantire la necessaria efficienza ai cittadini, agli operatori economici e il buon andamento dell’amministrazione.

Le riforme dovranno puntare ad accorciare le distanze, semplificando la burocrazia, aumentando la trasparenza delle scelte e la semplicità delle procedure, per consentire a chi si rivolge agli uffici comunali trasparenza nell’iter burocratico e tempi certi - senza differenze tra i cittadini.

I tempi delle scelte e delle risposte non può più essere quello della Politica, ma deve adattarsi ai tempi del mondo che cambia e che non risponde più a vecchi schemi. Una politica che sappia accrescere le relazioni anche tra assessorati, perché i legami tra materie sono molto più stretti delle separazioni tra uffici, e l’azione amministrativa è molto più efficace quando le scelte, le applicazioni, il fare hanno una visione di ampio respiro, non delimitata e limitante.

Economia, Lavoro e Cultura

Puntare sulla valorizzazione e sullo sviluppo dei settori economici in cui siamo riusciti a costruire esperienze qualificate, vocazioni della nostra città: il turismo, l’agricoltura, il commercio nel rispetto del territorio e dell’ambiente.

La città di Trento ha sì una dimensione commerciale e artigianale, ma anche agricola; tutela e valorizzazione della natura e del paesaggio sono perciò il nostro primo investimento per il futuro e per una nuova economia. Valorizziamo le peculiarità di quei mercati agricoli caratteristici (anche rionali), che legano l'uomo alla terra, alla comunità, al proprio territorio. Rilanciamo le unicità della nostra città e del nostro Trentino anche guardando al turismo che è oggi, con orgoglio, sia culturale che naturalistico, estivo e invernale. Un'offerta turistica che deve tenere conto complessivamente delle diverse realtà e dei diversi portatori di interesse: operatori, aree protette, viabilità ecc.; particolare attenzione va rivolta al Monte Bondone che necessita di una nuova stagione di rilancio che ponga a sistema gli investimenti fatti e le nuove idee.

Sociale

Serve una politica sociale in grado di sostenere le scelte attive e responsabili dei singoli e delle famiglie: favorire l’autonomia dei giovani, dare la possibilità di conciliare lavoro e scelte di vita, prevedere l’integrazione degli immigrati, promuovere l’invecchiamento attivo.

La meglio gioventù … perché solo insieme potremo scrivere una nuova pagina di storia della nostra città.

L’università e gli studenti sono una risorsa: giocano un ruolo fondamentale consentendoci di aprirci culturalmente a nuove idee e competenze che i giovani sapranno esprimere responsabilmente per lo sviluppo della comunità.

Si deve da subito creare un forum permanente a cui partecipino le istituzioni cittadine e provinciali, i ragazzi delle scuole superiori della città e gli universitari. Lo scopo è individuare attività sociali e culturali da offrire ai giovani che vivono in città e in provincia. Il forum potrebbe per esempio occuparsi di individuare un’area adeguata per ospitare concerti e musica dal vivo senza che questo vada in conflitto con la richiesta di tranquillità dei cittadini del capoluogo. Non dobbiamo rinunciare a mantenere una città viva e a misura di tutti. A nulla serve relegare i giovani a margine della città.

È un viaggio che si può fare solo se si fa insieme, condividendo le responsabilità, consapevoli che non è più il tempo della delega: perché la qualità della vita di ciascuno dipende dalla capacità di prendersi cura dei luoghi in cui si vive e dei beni comuni, materiali e immateriali, di cui disponiamo. La nostra città, il Trentino, l'Italia ha bisogno di cittadini attivi, responsabili e solidali, e su questo la meglio gioventù non vorrà mancare.

Occorre ripartire dal singolo cittadino e dalla società civile, che mettono a disposizione idee e competenze anche alla pubblica amministrazione, per rispondere alle nuove sfide attraverso una sussidiarietà orizzontale, che abbraccia tutti nelle nostre circoscrizioni, ma che sa anche costruire ponti di solidarietà da un emisfero all’altro.


Ambiente e Mobilità

Il consumo di suolo deve ridursi e tendere al progressivo azzeramento, recuperando le aree dismesse e aggiornando le destinazioni sulla base dei bisogni della collettività e del territorio, diffondendo la cultura della sostenibilità.

La politica edilizia dovrebbe passare per una rivisitazione del Piano territoriale tendente alla ‘crescita zero’, lasciando inalterata la volumetria totale degli edifici oggi esistenti attraverso il recupero degli edifici inutilizzati e aggiornando le destinazioni sulla base dei bisogni della collettività e della città, incentivandone il recupero e dando la possibilità di un riuso sociale.

Un censimento del territorio dovrebbe condurre ad un uso prioritario del suolo già consumato, alla riqualificazione degli edifici in disuso, al recupero e alla bonifica dei siti inquinati, anche grazie alla partecipazione di company con modalità di project financing ecc.

Lo sviluppo del territorio non può prescindere dal continuare a rispettare le buone pratiche ambientali che caratterizzano la storia della città e la sua conformazione geografica; dovranno quindi proseguire i lavori di sicurezza sul fiume Adige al fine di farlo diventare il “cuore” del territorio.

Particolare attenzione andrà riposta su quei quartieri che sono una sfida per la comunità tutta, nelle diversità delle vocazioni territoriali e in un'ottica di sviluppo armonioso e coeso della comunità, come ad esempio il nuovo quartiere delle Albere, il quartiere di Canova e di Piedicastello, le zone del centro storico.

Una città che si muova sul terreno della sicurezza integrata perché l’impegno è tutt’uno con la prevenzione. Riempiamo di significato la frase “prevenire è meglio che curare” spostando risorse ad esempio in polizie pubbliche e private, sviluppando politiche urbanistiche finalizzate alla creazione di maggior sicurezza, sviluppando politiche regolative dirette a ridurre le opportunità criminali, rispondendo al più presto ai problemi emergenti insieme ai cittadini ed ai comitati di quartiere.Diamo concretezza al PUM, in sinergia ed in modo integrato con il PRG, completando e migliorando le fasi non ancora compiute. Parlare di mobilità significa anche favorire l’accesso telematico alle informazioni e ai dati, creando quindi un’alternativa allo spostamento delle persone. L'obiettivo potrà essere raggiunto completando il cablaggio del territorio, in particolare dei sobborghi urbani, assicurando a tutti i cittadini il rispetto del nuovo principio di eguaglianza nell'accesso alla rete internet.

LEGGI ANCHE: "Bozzarelli segretaria del Pd cittadino", "L'Adige", 17 maggio 2014

Sarà la giovane Elisabetta Bozzarelli la nuova coordinatrice cittadina del Partito Democratico. Le elezioni dei circoli e del coordinatore avverranno il 29 e 30 maggio ma la candidatura di Bozzarelli sembra avere trovato l'appoggio di tutto il partito. A confermarlo è stata ieri il segretario provinciale Giulia Robol che ha voluto anche lanciare il sindaco Alessandro Andreatta per la ricandidatura alle elezioni comunali di Trento che si svolgeranno nel 2015.

«La condivisione di Elisabetta Bozzarelli - ha spiegato il segretario provinciale Robol - è una prova di maturità del Partito Democratico. La sfida che abbiamo davanti sarà quella di far crescere ancora il nostro partito e il ruolo del coordinamento cittadino di Trento fungerà da guida per tutti gli altri circoli sparsi sul territorio».

Il futuro coordinatore cittadino dovrà affrontare importanti appuntamenti elettorali, primo fra tutti il rinnovo del Consiglio comunale di Trento. Ed è proprio su questo punto che il segretario provinciale del Partito Democratico Giulia Robol ha voluto lanciare un messaggio agli altri partiti della coalizione del centro sinistra autonomista.

«Oggi a Trento - ha spiegato - abbiamo un sindaco ai primi posti di numerose graduatorie nazionali. Non voglio trasformare il percorso che ci accompagnerà alle amministrative come un baratto con i protagonisti della coalizione. Dove noi abbiamo avuto espressione di buon governo e dove abbiamo ragionato con persone che sono ad un primo mandato, ed hanno voglia di ripresentarsi, vogliamo continuare questo investimento. Quando si cambia lo si fa per migliorare e dove si è fatto bene non c'è alcuna necessità di mettere in discussione le persone».A confermare la stessa linea è anche la futura coordinatrice cittadina Elisabetta Bozzarelli che ieri ha presentato la propria mozione, l'unica depositata, dal titolo «Il futuro in Comune - Un partito aperto per una città aperta».«Nei prossimi mesi - ha spiegato - ci sarà comunque un percorso partecipato tra gli iscritti ma visto i risultati ottenuti in Comune a Trento fino ad oggi e viste le idee che ci sono per la città, non penso proprio che si vada in direzioni diverse».

Elisabetta Bozzarelli è consigliere comunale di Trento. Nella sua mozione di candidatura ha voluto sottolineare l'importanza di essere arrivati ad una scelta condivisa e del fondamentale ruolo che avranno i circoli cittadini.«Oggi abbiamo un Pd maturo e compatto - ha affermato - dove il valore principale è rappresentato dalla comunità. Il mio impegno nei prossimi 4 anni di mandato da coordinatrice cittadina sarà quello di essere al fianco dei territori e dei circoli, i luoghi d'eccellenza per l'elaborazione delle idee che potranno poi essere tradotte in azioni amministrative».  Tanti gli obiettivi contenuti nella mozione, dalla necessità di una sburocratizzazione della macchina amministrativa a creare una città più accogliente per i giovani.Ieri a fianco della coordinatrice cittadina in pectore c'era anche il sindaco Andreatta. «Per quanto riguarda la mia ricandidatura c'è tempo, anche se io ho già dato la mia disponibilità - ha spiegato - ma ci saranno tutti i vari passaggi interni. Sono comunque contento delle parole espresse dal segretario Robol. Oggi con l'unità del partito nel nome di Elisabetta stiamo dando un ottimo segnale ai cittadini. Fa capire che un partito non si gioca solo nelle istituzioni. Questo percorso spero prosegua nell'unità e nella collaborazione».