«Bene avere già un articolato su cui ragionare, credo che in questo modo si possa arrivare in fretta a centrare l'obiettivo dell'approvazione in giugno della legge». Alessio Manica, capogruppo del Pd in consiglio provinciale, dà una valutazione positiva della Scelta della giunta regionale di trasmettere una bozza di legge per la riforma dei vitalizi. Secondo Manica, tra l'altro, la tempistica viene accelerata anche dalla marcia a tappe forzate proposta dallo stesso Diego Moltrer. "L'Adige", 7 maggio 2014
«Con gli appuntamenti che abbiamo in agenda il fatto di arrivare a giugno con la legge in aula dovrebbe essere centrato - afferma Manica - Con un testo in arrivo da parte della giunta regionale, ora si può lavorare di cesello».Tra le fila della maggioranza, anche se spesso con posizioni al limite dell'ortodossia, anche Walter Kaswalder chiarisce che, anche grazie alla presenza del testo elaborato dalla giunta regionale «la legge si potrà fare nei tempi previsti. Tra l'altro a fine maggio è già in agenda, da confermare, una seduta della commissione legislativa in cui si potrebbero analizzare i disegni di legge depositati e quello che arriverà dalla giunta regionale». Kaswalder, come già richiesto da più parti, ad esempio da Bruno Dorigatti e Riccardo Dello Sbarba, domanda a gran voce che «prima di votare la legge, ci sia uno specchietto con le cifre e gli effetti sui risparmi che si andranno ad ottenere». Non si scandalizza per il fatto che la giunta regionale possa presentare un suo testo Rodolfo Borga, il garante delle minoranze in consiglio provinciale. «In questo senso avrebbe anche potuto depositarla, come accaduto per gli altri due disegni di legge. In un certo senso la presentazione di un testo è anche una assunzione di responsabilità della maggioranza».Irritato per la scelta di Rossi si dice, invece, Walter Viola di Progetto Trentino. «Prima ha preso i consulenti, poi ha stilato il disegno di legge, ci manca solo che adesso ci dica anche quali emendamenti votare - afferma il consigliere di Pt - Io ritengo che ognuno debba fare il proprio lavoro, la giunta si occupi dei problemi che ci sono in Trentino, come la mancanza di lavoro o i rapporti con Roma, da cui torniamo con sempre meno risorse rispetto a quando siamo partiti». Per Viola «questo eccesso di presenzialismo» di Rossi «rischia di dare una targa di parte, di maggioranza, a un disegno di legge che dovrebbe essere condiviso in maniera ampia. Se si vuole la Babele, questo è il modo migliore». Sui tempi però Viola è piuttosto ottimista: «A giugno la vedo difficile, ma a luglio dovrebbe esserci il voto sulla legge».
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Partito Democratico del Trentino