«Dico di sì: occorre presentare il disegno di legge per riformare i vitalizi prima del 25 maggio. Non ci si può fare condizionare dal rischio di ricorsi: si indichi prima politicamente la strada che si vuole percorrere. Prima va fatta una scelta politica, poi vanno considerate le garanzie giuridiche sulla tenuta degli interventi». "L'Adige", 22 aprile 2014
A chiedere una accelerata sull'iter della legge di riforma dei vitalizi regionali è Alessandro Olivi. Il vicepresidente della giunta provinciale capisce le preoccupazioni di chi ritiene che occorra dare un segnale prima delle elezioni europee in programma il 25 maggio. «Già si tratta di un test sulla partecipazione che normalmente è ridotta in questo tipo di elezioni - spiega Olivi - per evitare una riduzione ulteriore occorre dare un segnale chiaro ai cittadini».Olivi spiega che «la riforma non può essere intestata a nessuno, non può essere la riforma di Rossi o di Verdi». Ma chiede che la maggioranza faccia uno sforzo e acceleri nell'elaborazione di un testo di riforma, per il quale ormai «i tre pilastri su cui agire sono chiari. Il taglio del 60% tra gli anticipi versati e i vitalizi li ritengo il minimo. Ma mi pare che la strada è segnata dal punto di vista politico e su questa occorre procedere con decisione».Per questo Olivi mette in chiaro come si dovrebbe procedere: «Come maggioranza mettiamo in campo un disegno di legge scolpito nei suoi elementi essenziali, che non sia opaco e non ragionieristico, ma che dia un segnale in base al quale la politica dimostra di rigenerarsi. Nei contenuti si parta dai punti fermi della maggioranza regionale, sia la giunta regionale a vararlo o sia la maggioranza a depositarlo coi capogruppo. Dopo si può aprire la discussione in consiglio, ma ripeto non si può partire dalla paura dei ricorsi». Presentare il disegno di legge prima delle europee «sarebbe bene, perché serve un segno forte e perché la politica ha bisogno che si torni a parlare in fretta dei problemi veri del Trentino, dal lavoro all'economia - continua Olivi - Ma per farlo occorre prima occuparsi dei vitalizi e risolvere la questione». Insomma, sul disegno di legge, Olivi chiede «uno scatto di reni della politica: da qui al 25 maggio è bene che si depositi una proposta che disciplini il passato e tolga le pensioni della Regione per il futuro».
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Partito Democratico del Trentino