Nel corso degli ultimi anni un argomento di forte attualità è stato quello della gestione del territorio, coinvolgendo non solo le amministrazioni, ma anche l’opinione pubblica. Quando si vede qualche intervento che viene avviato sul territorio, si pensa subito che ci sia dietro una precisa scelta del comune di riferimento di quello specifico ambito. Spesso però, così non è perché le scelte non dipendono dalla volontà pianificatoria del comune, ma bensì da valutazioni fatte da altri enti.Max Bortolameotti, Segretario circolo Pd Dro Drena
Alcune volte, per zone particolari, i comuni di fatto non hanno alcuna voce in capitolo perché altri organi istituzionali (Comunità di Valle o Provincia) decidono senza consultare nessuno, perché la legge glielo permette.
Il riferimento è alle pratiche che riguardano le aree agricole primarie e le trasformazioni da bosco ad agricolo dove delle apposite commissioni, previste per legge, assorbono tutti i pareri, lasciando alla commissione edilizia comunale la mera presa d’atto ed il successivo rilascio delle licenze.
Questo riguarda anche la competenza paesaggistica in capo alla competente commissione della comunità di valle con la quale però, dopo un primo periodo di rodaggio, si è instaurato un metodo di confronto non previsto per legge ma basato sul buon senso delle parti.
Le modalità che queste commissioni attuano, sono perfettamente legali, basandosi su norme vigenti che dispongono di poter, di fatto, scavalcare il comune su alcune scelte urbanistiche, potendo bastare i pareri di uffici provinciali o di valle per ottenere le autorizzazioni ad aprire un cantiere.
Questa è di fatto una sopraffazione del ruolo del comune che dovrebbe invece avere la principale voce in capitolo per le scelte che talvolta vanno a modificare il proprio territorio.
Con lo stimolo del gruppo consigliare del PD e del vicesindaco Marco Santoni che, con la specifica delega all’urbanistica, si confronta quotidianamente con queste problematiche, il Direttivo del Circolo PD di Dro-Drena chiede alla Segretario Giulia Robol, al Coordinamento di Valle del PD, al capogruppo in Consiglio Provinciale Mattia Civico e al vicepresidente Alessandro Olivi di farsi portatori nei loro vari ambiti della proposta di aprire un tavolo di discussione per portare il ruolo del comune ad essere PRINCIPALE in questo rapporto di decisione sulle scelte urbanistiche del proprio territorio.
La commissione edilizia comunale e gli uffici tecnici devono poter esprimere un parere vincolante su queste scelte, per essere parte attiva e non passiva, come lo sono ora, con la vigente normativa provinciale, che va evidentemente modificata.
Il Circolo Dro-Drena si auspica che questo appello venga sottoscritto da più amministratori dei vari territori perché sia riportata ai comuni la gestione del proprio territorio.
Massimo Bortolameotti Segretario del Circolo Dro-Drena del PD
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