Levico, 5 pretendenti per guidare la città

Cinque candidati sindaco, 8 liste, 136 candidati (52, poco più del 38%, le donne). La sfida per guidare la città per i prossimi sei anni da ieri ha reso noti gli attori. Saranno dunque in cinque il 4 maggio (se necessario il ballottaggio si terrà il 18 maggio) a lottare per la poltrona che conta in municipio. Ci sarà Michele Sartori, dirigente di banca (in realtà già ex), con alle spalle quella che sulla carta è un’autentica corazzata: Upt, Patt, Pd e la civica Levico Domani.
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"Trentino", 2 aprile 2014

Poi Remo Libardi, avvocato, con la civica Impegno per Levico che della coalizione che aveva portato nel 2010 all’elezione di Gianpiero Passamani era stato “spalla pesante” (673 voti, il 27% dell’intera colazione, seconda solo all’Upt); Gianni Beretta, commerciante, che guida la lista di imprenditori (e non solo) di Levico Futura; Andrea Osler, impresario funebre, di Epicentro, lista corteggiatissima che ha scelto di andare da sola; e Maurizio Dal Bianco, insegnante, alla testa del dissenso organizzato del Movimento 5 Stelle.
Non ci sarà invece - «Non c’erano i presupposti anche se la lista era pronta. Continueremo il nostro impegno civile fuori dal municipio», hanno detto - la Lega Nord. Ed il suo voto chissà mai dove finirà.
A mancare poi è il centro destra propriamente detto. Aldo Chirico, storico di Forza Italia, ha scelto di starsene fuori dalla mischia, anche in questo caso per «mancanza di presupposti». Ed anche in questo caso l’elettorato storico andrà alle urne “secondo coscienza”. E se deciderà, al pari del mondo leghista, di non starsene a casa potrebbe sbilanciare ogni previsione. Previsioni che dovranno fare i conti con la voglia o meno di dire la propria sul futuro della città da parte dei levicensi.
Alle comunali del 2010 votarono in 4.082, ma lo scorso ottobre alle provinciali erano stati appena 3.528. Il clima fino ad ora in città è stato incandescente. I veleni non sono stati risparmiati. E se tre delle quattro civiche e grillini hanno deciso di andare da sole, la compattezza del centro sinistra (tre partiti più una civica) sarà tutta da verificare per via dei possibili “mal di pancia” causati dalla presenza in qualche lista di candidati sui quali erano stati posti dei veti poi saltati.

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DA LaVOCEdellaValsugana.it, 29 marzo 2014

Bello e originale l’albero disegnato da Alessandro Sester per presentare il programma della coalizione di centro sinistra autonomista riformista del candidato sindaco Michele Sartori.

Sono belle le foglie colorate, tra le quali spicca quella rossa di Barco, ma la didascalia ricorda invece “Partiamo dalle nostre radici”. Ci sono le foglie, le radici, mancano i frutti che speriamo invece sortiscano da questa «Scelta coraggiosa dei gruppi della coalizione

– dice Michele Sartori – di candidare uno senza tessera politica in tasca. Non abbiamo fatto un programma elettorale affannandoci a dichiarare ciò che faremo. La nostra è una dichiarazione comune di intenti di tutta la coalizione. Cose doverose per una amministrazione che voglia amministrare bene, ma che abbiamo voluto anche scriverle perché poi i cittadini potranno chiedercene conto.

In una prospettiva di risorse sempre più scarse la logica che deve prevalere è quella della collaborazione». Si presenta bene il candidato sindaco, forse un po’ scontato nel citare il discorso inaugurale del mandato di Kennedy: «Non chiedete cosa possa fare il paese per voi: chiedete cosa potete fare voi per il paese», ma dalla comunicazione efficace ed esaustiva. «Nel governo di una città – è scritto nel programma – l’importanza del sindaco, della giunta e del consiglio comunale è indiscussa.

Ma altrettanto importanti, se non prioritari, sono le competenze, la passione, l’impegno della squadra dei dipendenti comunali, dai dirigenti alle persone più operative. Nel caso di Levico si tratta di una squadra di qualità che svolge quotidianamente “l’immagine” del nostro comune. Primo impegno della nuova amministrazione sarà sostenere e collaborare con questa squadra, valorizzandone le eccellenze e spronandola al miglioramento continuo».

Tra le 5 tematiche privilegiate (Ambiente, Pianificazione del territorio, Sviluppo economico, Attività sociali),  moltissime le idee in programma, tra cui: puntare sulla doppia stagionalità della Panarotta con la creazione di infrastrutture adatte anche al turismo estivo; valorizzazione della zona prospiciente il lago con la realizzazione del progetto di riqualificazione delle sponde, già finanziato dalla Provincia e in via di definizione;

limitazione al consumo indiscriminato del territorio, in modo da conservare un giusto equilibrio fra territorio urbanizzato e ambiente naturale; studio dello sviluppo viabilistico coerente con l’assetto urbanistico ed economico della città; istituzionalizzare il “tavolo del turismo”, oggi costituito da APT – Terme – Albergatori – Commercianti – Comune, come cabina di regia cdove si discutono le strategie e le necessità di un settore trainante per l’economia levicense; particolare attenzione alle imprese locali per i lavori pubblici sul territorio;

valorizzazione del commercio in centro studiando, di concerto con le categorie economiche, soluzioni e strategie appropriate per rivitalizzare il settore; sostegno alle attività del comparto agricolo che sono coerenti con il presidio e la cura del territorio; ricerca di ogni opportunità di produzione di energia ecosostenibile e a basso impatto ambientale; incentivi a supporto delle famiglie con particolari disagi economico/sociali; rinnovo e ottimizzazione del campo da “beach volley” presso la spiaggia libera e costruzione di un campo da basket area lago;

creazione di strutture specializzate quale Centro Alzheimer; recupero del Cinema Città creando il polo della cultura e del turismo (sala convegni, sala mostre e biblioteca multimediale utile anche per i turisti, vetrina per esposizioni). E molte altre ancora che nel prossimo mese e negli incontri sul territorio i cittadini potranno conoscere direttamente dalle parole di Michele Sartori.