“Villa Lagarina Insieme” ecco la squadra di Baroni

Con "Villa Lagarina Insieme", lista di centrosinistra che raduna Pd, Upt e Patt a sostegno del vicesindaco Romina Baroni, si completa il quadro dei candidati alle elezioni comunali del 4 maggio. Della maggioranza uscente sono stati confermati sette elementi: oltre alla Baroni gli assessori Alessandro Nicoletti, Serena Giordani, Flavio Zandonai e i consiglieri Gianni Tezzele, Gloria Pizzini e Marco Vender mentre i restanti 11 componenti sono del tutto nuovi. "Trentino", 2 aprile 2014



Tra i punti principali del programma il miglioramento dei servizi alla persona, alla famiglia e alla comunità in genere, mentre tra le opere (alcune delle quali avviate dall'ex sindaco Alessio Manica) il parco urbano di Pedersano, il capolinea di Castellano il parcheggio interrato a Villa Lagarina il parcheggio interrato e la ristrutturazione degli acquedotti di Villa e Pedersano. «In merito alla fusione dei comuni - spiega la candidata Baroni - abbiamo già avviato negli anni scorsi alcuni servizi sovracomunali auspicando l'intenzione dei Comuni alla fusione. Per arrivare all'unione non basta la volontà degli enti, ma ci deve essere una scelta condivisa dai cittadini che fanno parte di un'unica comunità appartenente a territori amministrativi diversi. Vogliamo costituire un tavolo di lavoro composto dai diversi soggetti rappresentanti la società civile e le istituzioni. Solo così si matura insieme la consapevolezza di un comune unico».
Completano la lista Jacopo Cont, Siro Coveli, Sara Fatturini, Chiara Giacomoni, Gabriele Manica, Anna Miglioranza, Andrea Miorandi, Vinicio Miorandi, Cecilia Petrolli, Valter Riolfatti, Ada Stoffella ed Enrica Zandonai. 


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"L'Adige", 2 aprile 2014
VILLA LAGARINA - La sua candidatura era già stata annunciata qualche settimana fa. Ieri è stato il giorno dell'ufficializzazione. Presentata in mattinata la lista, Romina Baroni, attuale sindaco dopo le dimissioni di Alessio Manica, assessore uscente all'ambiente, è in corsa verso il nuovo municipio. Perché a Villa sarà una sfida tra due donne: Yulka Giordani e Romina Baroni, appunto.
Quanto alla prima, come detto, da ieri è iniziata la corsa. «Con tre parole d'ordine - spiega per cominciare - concretezza, coerenza e serietà». E sulla terza già si capisce subito che i cinque anni a metter le mani nell'amministrazione le hanno fatto passare la voglia di raccontare favole: «Il nostro programma è pensato rispetto a tempi di risorse limitate, e sempre in diminuzione. Avremo attenzione per ogni cittadino e per le famiglie, per uno sviluppo sostenibile. Ma non promettiamo cose che sappiamo non sono fattibili».Cosa è invece fattibile è portare nuove idee.
Per questo la lista che si identifica nel centrosinistra autonomista - «non ho la tessera ma questo è il mio mondo di riferimento» - punta sul rinnovamento: dei 18 candidati solo 7 si ripresentano, gli altri sono volti nuovi. E punta su progetti anche politici. Come una maggiore coesione tra i Comuni della destra Adige: «Sulla fusione dei Comuni abbiamo capito, in questi anni, che nulla può nascere calato dall'alto. Sarà un tema da discutere, in questi tempi di risorse limitate forse sarà più semplice, ma dovrà essere un'esigenza che parte dal basso. Per questo la proposta è la creazione di un gruppo di lavoro, che coinvolga la società civile». 

Che la strada sia in salita, tuttavia, è chiaro a lei per prima. Come in salita sarà la vita di un Comune che, come tutti, fa i conti con stanziamenti all'osso: «Certo, sono tempi difficili. Ma io so due cose. A Villa in questi anni è stata fatta una grande opera di sistemazione del bilancio, sulla parte cotrrente, con rinegoziazioni dei mutui e taglio dei costi, a partire dalle indennità, decurtate del 37%. Sappiamo che avremo poche risorse, ma io sono una persona pragmatica: con quello che avremo, faremo al meglio».Sul fronte del fare tanti sono i progetti, previsti nel programma. Ma tre su tutti le interessano: il parco di Pedersano, il capolinea delle corriere a Castellano e il filatoio di Piazzo. È quest'ultimo la vera scommessa di legislatura: «L'abbiamo già messo in sicurezza, ora la sfifa è continuare. Ma soprattutto la sfida vera sarà farlo vivere, immaginare la gestione. È prematuro parlarne, ma certe sono due cose: non sarà un museo, che hai visto una volta e non rivedrai mai più, sarà una realtà viva. E sarebbe bello coinvolgere anche il mondo privato».