Il Trentino vuole essere attento al nuovo corso politico ed economico che si è avviato in Birmania dopo cinquant'anni di isolamento, ed incoraggiarlo affinchè il processo di democratizzazione in atto possa accompagnare e facilitare sempre più lo sviluppo delle sue relazioni con gli altri Paesi. E' quanto ha espresso all'ambasciatore di Myanmar in Italia Tint Swai l'assessora Sara Ferrari, aprendo stamane la seconda giornata di incontri dell'ambasciatore (ieri quello con l'Università di Trento) con le realtà istituzionali, culturali ed economiche del Trentino.
Il breve e cordiale incontro che l'assessora Ferrari, in rappresentanza del presidente Ugo Rossi e della Giunta provinciale, ha avuto stamane con l'ambasciatore Swai ha preceduto il seminario con gli imprenditori trentini sulle tendenze e prospettive economiche e di internazionalizzazione del Myanmar ospitato nel palazzo sede della Provincia, e la visita che la delegazione birmana guidata dall'ambasciatore avrà nel pomeriggio a San Michele all'Adige con la Fondazione Edmund Mach.
"Il nostro Paese - ha detto l'ambasciatore Tint Swai - si è incamminato in un percorso di democratizzazione ed i profondi cambiamenti in atto hanno portato ad aperture in diversi ambiti, tra i quali la formazione, la ricerca e la cooperazione economica e commerciale".Al momento non vi sono canali aperti di cooperazione commerciale e imprenditoriale fra Trentino e Myanmar; negli ultimi anni sono stati però promossi da parte della Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con associazioni trentine e partner locali della Birmania, alcuni progetti di solidarietà internazionale dedicati alla salute neonatale, alla formazione dei giovani ed al sostegno sanitario dei Karen, una delle etnie più popolose del paese.
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