Pd, Scalfi compatta i suoi

TRENTO «Certo, meglio sarebbe stato piazzarci al secondo posto. Ma non siamo il fanalino di coda, non siamo i terzi incomodi.Siamo lì lì, incollati alle armate storiche. Questo significa che le nostre idee, la nostra visione della politica, del Pd e del Trentino non potranno essere messi da parte. Potremo fare la differenza, con i numeri e con le persone».
C. Bert, "Trentino", 19 marzo 2014


È quello che Vanni Scalfi ha scritto ieri in una mail indirizzata ai suoi eletti, candidati e sostenitori, dopo il terzo posto conquistato alle primarie di domenica. Un risultato che rende i 19 eletti nell’assemblea provinciale del Pd con la lista Scalfi decisivi nel ballottaggio per la segreteria tra le prime due arrivate, Elisa Filippi (37,3%, 24 delegati) e Giulia Robol (32,5% e 21 delegati). Decisione che non sarà né facile né scontata, visto che la seconda arrivata, Robol, ha detto chiaramente di sentirsi in corsa e si è già mossa cercando un asse con Scalfi. Il quale per ora non si è sbilanciato, dichiarando di aspettare le proposte delle due candidate. E intanto cerca di tenere unito il suo gruppo, dentro il quale - a partire dagli eletti in assemblea - c’è chi si sente più vicino a Filippi e chi a Robol.
«Ora - scrive Scalfi ai suoi – dovremo decidere come proseguire. Noi siamo un collettivo (o comunque ci sforziamo di esserlo). Lo avevo detto e lo farò: decideremo insieme come muoverci, che tipo di posizione tenere, quali contenuti "blindare" e su quali trattare. Siamo arrivati insieme fino qui, andremo insieme oltre». Luca Zeni, tra i grandi sostenitori di Scalfi, la vede così: «In una situazione così equilibrata conteranno ancora di più la squadra e il metodo di lavoro che Filippi e Robol proporranno. La passata gestione unitaria ha prodotto immobilismo e veniamo da mesi travagliati, oggi al Pd serve una scossa per ritrovare un ruolo propositivo e saper dare la linea. L’assemblea giudicherà qual è il progetto migliore».
Ieri sera intanto si è riunita di nuovo la commissione elettorale, che ha ufficializzato i risultati con due «correzioni»: nei due casi di parità di preferenze non vale infatti il criterio dell’età più giovane, quindi si è proceduto al sorteggio. In assemblea entrano Nicola Ropelato al posto di Giacobbe Zortea e Rachele Lorandi al posto di Patrizia Caproni.