5 marzo 2014 - Lettera a Wanda Chiodi

Cara Wanda,
scrivo a te che sei stata l’unica, in questo desolante quadro di scarica barile ed ipocrisie, ad assumerti chiaramente le tue responsabilità. Non hai inseguito alibi, non ti sei trincerata dietro scudi protettivi. Hai solo chiesto chiarezza nelle posizioni, soprattutto dal tuo Partito, per porre rimedio ad una questione vergognosa di cui molti ancora non hanno inteso la rilevanza.
Vanni Scalfi, 5 marzo 2014 

Ed allora ti dico cosa farò quando diventerò segretario del Partito Democratico. Non aspetterò un mese nella speranza che altri pongano rimedio alle loro stesse negligenze. Chiederò a tutti coloro che gravitano in area PD e che hanno percepito questi smisurati compensi di versare un importo pari all’80% di quanto percepito in un fondo fiduciario vincolato a sostenere ed integrare misure di welfare e di assistenza sociale. Chiederò inoltre agli stessi che diano mandato al fondo stesso di ritirare per loro conto i denari accantonati nel fondo family affinché vengano utilizzati nello stesso modo. Lo farò in maniera trasparente pubblicando nomi ed importi e stigmatizzando il comportamento di chi si rifiuta o cerca patetiche giustificazioni: perché le loro ragioni sono contrarie all’etica pubblica ed alla politica di servizio.

Conscio del fatto che tutto ciò costituisce rimedio ad un momento buio e contingente promuoverò pro futuro un’indagine completa dei costi di funzionamento delle istituzioni provinciali per avere un’idea chiara di numeri e sprechi e procedere ad un significativo taglio. Penso che prima di tagliare la spesa sociale, di togliere diritti alle persone che sono in difficoltà, la politica tutta ed in primo luogo il Partito Democratico debba tagliare questi costi, per tentare un recupero in senso etico e morale dell’agire politico. Oltre che rilegittimarsi perché “per poter chiedere sacrifici alle persone è necessario un grande consenso ed una grande credibilità che si conquistano solo colpendo quelli che sono considerati insostenibili privilegi”. Lo diceva un grande uomo politico che già nel 1981 aveva posto il problema della questione morale nella politica.
Pare che le sue parole siano andate inascoltate.

Un caro saluto,  Vanni