«Questa è stata una riforma fatta male. Era facile capire che le cifre sarebbero state queste e che c'è un impatto sull'opinione pubblica molto diverso tra un vitalizio versato di mese in mese e il bottino tutto insieme. In questi giorni mi è sembrato di assistere a un grande valzer delle ipocrisie». L. Patruno, "L'Adige", 4 marzo 2014
Roberto Pinter, ex vicepresidente della Provincia e oggi presidente del Pd del Trentino, in base alla nuova legge ha ricevuto sul conto in questi giorni dalla Regione 277.317 euro e ne ha altri 560.000 che potrà riscattare dal 2018 e ora sono a disposizione del Fondo family. Prende inoltre un vitalizio mensile di 2.862 euro. Per anni è stato in prima linea nel chiedere modifiche alle leggi sui vitalizi. Ora si ritrova tra chi beneficia del privilegio, ma non ha intenzione di restituire i soldi come gesto personale. Roberto Pinter, i candidati alla segreteria provinciale del Pd, Filippi, Robol e Scalfi, chiedono agli ex consiglieri del Pd di rinunciare alla liquidazione dell'anticipo dei vitalizi. Lei cosa farà di quei soldi? Posso fare una premessa? Capisco tutto, ma mi sembra di vedere oggi più una corsa per fare i primi della classe di fronte all'opinione pubblica che a risolvere la questione dal punto di vista politico. Secondo, c'è un valzer dell'ipocrisia che non mi piace e a cui non voglio partecipare. C'è un sacco di gente che si è costruita i privilegi e oggi fa finta di niente; c'è chi non ha fatto niente per cambiarli e dice "volevo ma non ho potuto" e quindi con tutto rispetto mi pare che prendersela con i privilegi degli altri è facile, mentre con il proprio sono tutti in difficoltà. Quindi lei cosa farà? Un'altra cosa. Io non so chi è il genio che ha partorito questa legge. Adesso dicono: "non abbiamo calcolato né visto". Lo raccontino a qualcun altro. Era evidente che c'erano almeno tre cose che non andavano. Primo, le cifre oscene che sono state riconosciute ai consiglieri già beneficiari dei vitalizi; secondo, le restituzioni dei contributi ai consiglieri della scorsa legislatura, alcuni dei quali sono ancora in carica; terzo, il ripristino del vitalizio anche se sotto forma di mini-vitalizio. Il vitalizio era stato cancellato e c'era solo un versamento a carico del consigliere e non della Regione. È vero che la nuova legge ha cancellato la diaria e ridotto l'indennità, però ha ripristinato un vitalizio seppure piccolo. Nell'insieme non funziona. Io spero che oggi riescano a fare una legge che abbia un capo e una coda. Penso sia la strada maestra, invece di chiedere gesti di bontà individuali. Spero che cambino la legge anche con effetti retroattivi. Secondo lei si possono fare tagli retroattivi? Senz'altro si può aumentare la richiesta dei contributi di solidarietà chiesti ai percettori di vitalizi. Era il 6%, la nuova legge li ha portati al 10%. Magari possono arrivare al 30% o oltre, senza fare questa liquidazione. Penso si possa fare anche altro. Deve riguardare tutti. Non si può lasciare la decisione alla bontà di ciascuno. Quindi prima facciano la legge, poi vediamo cosa resta e ognuno deciderà come comportarsi individualmente. Io però lezioni non ne accetto da chi non ha fatto quello che doveva fare nel tempo. Io non do giudizi morali su nessuno e penso che un partito debba fare politica. Non si può dire oggi che quello che ci andava bene fino a ieri è sbagliato solo perché la gente si è arrabbiata. Si è pensato allora a cosa si stava facendo o no? A lei quando è stato proposto dalla Regione di accettare la liquidazione astronomica invece del vitalizio mensile più alto che prendeva? L'estate scorsa. Quando hanno approvato la legge nessuno ci ha detto niente. Io non sono stato coinvolto neanche dal gruppo del mio partito, se me l'avessero detto li avrei sconsigliati di fare una cosa del genere.
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Partito Democratico del Trentino