Secondo il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è tempo di superare le Regioni a statuto speciale. Com’è comprensibile, in Trentino questa presa di posizione ha fatto molto discutere. Sulla sortita di Rossi interviene anche il presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti: Secondo il presidente della Toscana, le autonomie speciali rappresentano, nel sistema istituzionale italiano, una “distorsione” da eliminare. "Trentino", 25 febbraio 2014
Queste esternazioni destano stupore e perplessità. Stupore perché pronunciate all’indomani della decisione della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali con la quale oltre a “non mettere in discussione gli ordinamenti regionali speciali” si conferma la loro validità quale modello ispiratore per un ridisegno delle future competenze delle regioni a statuto ordinario. Un documento approvato dai presidenti delle Assemblee legislative Regionali (quindi anche dalla Toscana) e che costituisce, per la Commissione parlamentare, un elemento vincolante nel percorso di riforma costituzionale. A tal riguardo ricordiamo che il documento fa esplicito riferimento alle autonomie speciali di Trento e Bolzano anche per la futura composizione del Senato delle Regioni e delle Autonomie. Perplessità infine perché le dichiarazioni di Rossi, condivise da Roberto Maroni, cadono in un momento politico delicato e sembrano voler alimentare divisioni per rimettere in discussione, con percorsi impropri, ciò che la Conferenza dei parlamenti regionali ha già assunto, con voto, come dato certo». Maurizio Fugatti commenta con ironia: «Dopo gli attacchi alle Province autonome che nei mesi scorsi fece colui che oggi è presidente del consiglio, e cioè Matteo Renzi, oggi subiamo pure quelli del presidente della Regione Toscana, illustre rappresentante del Pd. Non sappiamo se tra le garanzie che il nostro presidente Rossi ha avuto dal premier vi sia anche la non considerazione delle richieste che arrivano dalle Regioni rosse, ma avendo visto nella vicenda della destituzione di Letta, quale valore abbia la "parola data" da parte di Renzi, fossimo nei panni del presidente Rossi saremmo preoccupati. Per questo lo invitiamo a non stare per nulla "sereno" davanti alle parole dei toscani e a cercare il raccordo con le altre Regioni del Nord, in difesa della nostra autonomia».
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Partito Democratico del Trentino