«Tutto sommato positivo». È questo il bilancio prudente del presidente della Provincia, Ugo Rossi, subito dopo la mezz'ora di incontro avuto ieri pomeriggio con il presidente del consiglio incaricato, Matteo Renzi, nell'ambito delle consultazioni con le forze politiche.P. Morando, "Trentino", 19 febbraio 2014
Rossi, insieme al collega altoatesino Arno Kompatscher, faceva parte infatti della delegazione Svp-Patt, composta dai segretari di partito Richard Theiner e Franco Panizza e dal senatore Karl Zeller, che ieri ha incontrato Renzi verso le 15.«Abbiamo manifestato la nostra disponibilità ad essere d'aiuto - ha detto Rossi - e del resto le Province di Trento e Bolzano l'hanno già fatto a partire dal 2009 con un accordo siglato con lo Stato che prevedeva un rientro di risorse per contribuire al risanamento della finanza pubblica nazionale. Abbiamo anche detto a Matteo Renzi che siamo disponibili a mettere a disposizione del Paese qualche buona pratica amministrativa, che i nostri territori hanno sperimentato, pensiamo al reddito di garanzia, ma anche ai temi che riguardano il lavoro, l'apprendistato e così via. Ci piacerebbe dare una mano in questo senso».I punti che stavano più a cuore al Trentino e all'Alto Adige e su cui Svp e Patt hanno ottenuto parole di impegno di parte di Renzi hanno riguardato: la nuova legge elettorale la riforma del Titolo V della Costituzione, la trattativa sui rapporti finanziari e le nuove competenze, ma anche il tunnel del Brennero e l'A22.«Sulla nuova legge elettorale - spiega Rossi - Renzi ci ha confermato che in Trentino Alto Adige ci saranno i collegi uninominali, come avevamo chiesto e quindi non sarà accolta la richiesta di Forza Italia. Sulla riforma del Titolo V, ci ha dato la sua parola che riguarderà solo le Regioni ordinarie e non le speciali. In ogni caso, noi abbiamo chiesto una norma di salvaguardia, come avvenne con la riforma de 2001 per escludere le autonomie speciali, e che le competenze concorrenti possano essere trasformate in competenze primarie». Mentre sulla riforma del Senato rimangono le divergenze, perché Renzi vuole valorizzare i municipi più delle regioni, ma il presidente incaricato ha detto che il dibattito è ancora aperto».Riguardo alla trattativa sugli assetti finanziari, Renzi ha garantito che il lavoro fatto fino ad ora con il ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, sarà tenuto buono e comunque Delrio - ieri presente all'incontro - continuerà ad essere l'interlocutore di riferimento per Trento e Bolzano, anche nella nuova veste che avrà nel governo (probabilmente di sottosegretario alla Presidenza del consiglio). Rossi ha ricordato, per dare concretezza alla discussione, che è «una partita che vale 6 miliardi di euro». Il segretario del Pd ha comunque confermato gli impegni politici assunti dal suo predecessore Bersani con Svp e Patt a difesa dell'autonomia e la rilevanza del tunnel del Brennero, tratte d'accesso comprese, e l'obiettivo di accedere a ulteriori finanziamenti europei, e ha mostrato di conoscere anche il problema della concessione dell'A22. Decisamente entusiasta e conquistato da Matteo Renzi si mostra il senatore e segretario del Patt, Franco Panizza, che dice: «È stato un incontro interessantissimo. Lui ha tutto un altro modo di fare politica. Ha mostrato di conoscere le questioni ed è ben consapevole che il Trentino non è la Sicilia. E per noi è stata fondamentale la conferma dell'accordo siglato con Bersani. Non ha invece parlato di nomi per il ministero per gli Affari regionali dicendo che si è preso ancora qualche giorno».I governatori insieme ai partiti«Graziano Delrio resterà il nostro interlocutore, il garante del nuovo governo» nella trattativa con le autonomie, «indipendentemente dal ruolo che assumerà». Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, dopo la consultazione con il presidente del consiglio incaricato Matteo Renzi. «Da Renzi è arrivata la conferma che il nuovo governo intende proseguire il percorso avviato con il precedente esecutivo in direzione di un ampliamento dell'autonomia», ha riferito ancora Kompatscher che ha parlato di «un incontro positivo e costruttivo». Non solo i presidenti di Trentino e Alto Adige si sono accodati ieri alla delegazione politica dei rispettivi partiti - Patt ed Svp - anche il governatore del Veneto, il leghista Luca Zaia, ha partecipato alla consultazione insieme alla delegazione della Lega. Si è inaugurata così una prassi nuova, che unisce piano politico e istituzionale.
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Partito Democratico del Trentino