Venerdì 14 febbraio anche il Trentino si mobilita contro la violenza sulle donne. In piazze e scuole si danzerà e ballerà al ritmo di “Break the Chain” (spezza la catena) insieme a un miliardo di persone di tutto il pianeta per dire basta alle violenze che quotidianamente subiscono le donne e le bambine. Un Bilion Rising è un onda che parte dal basso, un'iniziativa universale. A Trento, a Rovereto, Pergine, Riva, Arco e Dro tante iniziative organizzate da scuole e associazioni unite globalmente. Il tema di quest'anno è la Giustizia. Sara Ferrari, "Trentino", 13 febbraio 2014
La giustizia inesigibile in molti parti del mondo, una giustizia lenta, una giustizia che ancora non riconosce pianamente il corpo delle donne come portatore di diritti esclusivi. Il corpo delle donne considerato ancora come un oggetto a disposizione di mariti, compagni, famigliari, amici. Anche nella nostra civile e democratica Italia fino al 1996 vigeva il Codice Rocco che riconosceva la violenza sessuale come un reato contro la morale pubblica e il buon costume e non un reato contro la persona. Un codice maschilista e sessista che solo con la lotta dal basso, come del resto tutte le principali conquiste civili, è stato possibile modificare. Una giustizia vicina alle donne che devono poter denunciare i reati e gli abusi potendo contare su servizi dedicati, sull'attenzione delle forze dell'ordine, su una rete di accoglienza per non essere lasciate sole. In questi anni in Trentino stiamo intraprendendo questo percorso. Dal 2010 con l'approvazione della legge provinciale “per la prevenzione della violenza di genere e per la tutela delle donne che ne sono vittima” sono stati attivati protocolli con le Forze dell'ordine e con il sistema della Giustizia, azioni e interventi sociali, collaborazioni con associazioni per prevenire, conoscere e contrastare la violenza su tutto il nostro territorio. Le violenze, le molestie alle donne sono purtroppo presenti in Trentino con la stessa intensità del resto del Paese e solo con la prevenzione, con la sensibilizzazione e un profondo cambiamento culturale nei rapporti di genere si potrà alla lunga porvi argine. Come ho già avuto modo di ricordare in occasione della giornata di sensibilizzazione dell'ONU dello scorso 25 novembre, i dati raccolti dall'Osservatorio provinciale stanno evidenziando come parlare del problema aiuta far emergere il fenomeno, come la capacità delle donne di ribellarsi riesca a prendere il sopravvento sulle tante paure. V-DAY , One Bilion Rising è un'occasione. Un'occasione per essere protagonisti. Tutti insieme perché solo la forza dell'onda dal basso può cambiare le coscienze, perché solo la condivisione collettiva dei diritti può emarginare comportamenti basati sul sopruso di genere. Per non nascondere la testa sotto la sabbia penso non sia più rinviabile porre il tema della formazione alla relazione di genere sin dai primi anni della scuola. Penso sia necessario investire sull'educazione affinché le differenze di genere siano considerate un valore. Perché le violenze sulle donne siano delitti socialmente gravi, perché i futuri giovani sappiano relazionarsi in maniera corretta e rispettosa e le donne siano pianamente consapevoli dei propri diritte e capaci di ribellarsi di fronte a ogni possibile sopruso. Venerdì andiamo in piazza. Tutte e tutti uguali in un mare di un miliardo di persone. LEGGI ANCHE:
V-DAY "ONE BILLION RISING": appuntamento venerdì 14 febbraioda Ufficio Stampa PATIl 14 febbraio 2013, un miliardo di persone di 207 Paesi si sono radunate e hanno ballato per chiedere la fine della violenza contro donne e bambine: nel giorno di San Valentino, la festa dell’amore, piazze, strade, scuole sono state invase pacificamente da chi ha unito il proprio corpo e il proprio spirito nel ballo “Break the Chain” per esprimere il proprio sostegno ai corpi e agli spiriti violati delle donne e delle bambine vittime di violenza. Anche quest’anno il Trentino - nei luoghi dello scorso anno: Trento, Rovereto, Arco, Dro, Pergine Valsugana, Riva del Garda - ha aderito all’iniziativa “One Billion Rising” (http://onebillionrising.org/), la campagna globale per fermare tutti i tipi di violenza contro le donne e le bambine. Oggi si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “V-Day” alla presenza dell’assessora Sara Ferrari e delle organizzatrici.
“Per me è motivo di grande soddisfazione – ha spiegato l’assessora Ferrari aprendo l'incontro con la stampa - essere qui, oggi, assieme alle organizzatrici del V-Day "One Billion Rising". Il tema della violenza contro le donne è molto sentito anche in Trentino: lo è perché il fenomeno c’è ed è giusto quindi che venga assolutamente affrontato. I numeri che abbiamo reso pubblici nel novembre dell’anno scorso, in occasione della giornata sulla violenza contro le donne, ci dicono che il fenomeno è in emersione, che aumentano le denunce. Per questo è assolutamente importante continuare a parlarne: più lo facciamo, più il tema diventa patrimonio collettivo e più noi abbiamo speranza di depotenziarlo, se non proprio di eliminarlo. È significativo che ci sia una presa di coscienza collettiva di questo problema e per questo sono già cominciati in via sperimentale interventi di educazione alla relazione di genere dentro le scuole, affinché i giovani imparino ad avere un corretto rapporto tra uomini e donne e sappiano valorizzare le diversità. Il ballo nelle piazze di venerdì 14 febbraio sarà l'occasione per ritrovarci in tanti, tantissimi, a gridare il nostro no alla violenza contro le donne e le bambine”.
E questo accadrà in tutto il mondo: nella festa dell'amore dedicata a San Valentino si ballerà di nuovo anche in Trentino, ad Arco, Dro, Pergine Valsugana, Riva del Garda, Rovereto e Trento, per urlare la volontà di cambiare le strutture sociali e i paradigmi culturali che permettono i femminicidi, i maltrattamenti verbali e mentali, le violenze fisiche, gli stupri e gli assassini. Ma anche per chiedere giustizia per donne e bambine, per garantire il loro diritto a una vita sicura, dignitosa e protetta dalle istituzioni. Per rivendicare pari cittadinanza per tutte le donne e le bambine del pianeta.
L’invito per venerdì è quello di indossare abiti dai colori prestabiliti: il nero in segno di lutto, il rosso colore della violenza e il rosa per la vittoria delle donne. Durante il minuto di silenzio tutti alzeranno la mano, per poi ballare assieme "Break the chain / Spezza la catena", l’inno di V-Day. Sul sito www.onebillionrising.org si trovano i video con la canzone e i passi della coreografia per favorire la partecipazione, unitamente alla documentazione dei 207 Paesi che aderirono nel 2013, i testi prodotti da Eve Ensler e l’invito a unirsi alla campagna nel 2014. “Noi abbiamo voluto mantenere il coordinamento provinciale – hanno spiegato le organizzatrici – perché è bello sapere che mentre si balla ad Arco, lo stesso avviene a Pergine e così via. È bello sapere che siamo nel mondo, ma anche in rete nella nostra provincia”. Un ringraziamento è quindi andato all’Assessorato provinciale alle Pari opportunità e alla Commissione Provinciale alle Pari Opportunità per il sostegno e la diffusione dell’iniziativa.
“L’augurio – ha concluso l’assessora Ferrari – è che l’appuntamento di venerdì possa essere per i giovani l’espressione simbolica di un impegno: la danza è un messaggio immediato, molto più efficace che di tante lezioni. Ecco perché l'augurio è che questa iniziativa, con il tempo, possa inserirsi all’interno di un percorso di presa di coscienza che ne dia un significato ancora più forte”.
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