ARCO - Cinque anime «innamorate» di Betta

Sono ventidue i candidati e le candidate del partito democratico arcense alla carica di consigliere comunale, tra nomi noti - come l'assessore comunale uscente ed ex sindaco Renato Veronesi - e altri alla prima esperienza politica. Presenti alla presentazione della lista il candidato sindaco del centro sinistra autonomista Alessandro Betta, il parlamentare Michele Nicoletti, l'assessore provinciale Alessandro Olivi e la segretaria del circolo Tiziana Betta.
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dal "Trentino", 2 febbraio 2014


«E' una lista coraggiosa, all'insegna della continuità e del rinnovamento, che guarda al futuro - ha affermato la segretaria del Pd arcense - abbiamo ritenuto importante valorizzare l'esperienza messa in campo negli ultimi anni per trarne beneficio anche in futuro. Ci sono altresì giovani che hanno iniziato il loro percorso politico all'interno del nostro circolo, visi nuovi che hanno molto da dire». Ha aggiunto anche: «Nella nostra sede, aperta trecentosessantacinque giorni all'anno, sono cresciuti ragazzi giovanissimi che hanno scelto di appoggiare Alessandro».
"L'Adige", 2 febbraio 2014

Anche Michele Nicoletti esprime soddisfazione: «Le elezioni del 2010 sono state molto difficili – ha detto – oggi fortunatamente la coalizione si è ricomposta attorno alla figura di Alessandro Betta, il quale dimostra come si possa far politica in mezzo ai problemi della gente, con coraggio e grande determinazione». 

L'assessore Olivi è ancora più esplicito e rigoroso: «E' merito del Partito Democratico se la coalizione si è ricompattata – ha affermato – ed è innegabile che esso rappresenti il baricentro di questa alleanza». Con una "pretesa" chiara e senza mezzi termini: «Ora la coalizione deve vincere le elezioni e il Pd deve essere il primo partito della città». L'assessore vede in Alessandro Betta anche il «futuro del Pd Trentino, una persona capace di coniugare fermezza dei valori e concretezza, che in questi anni ha lavorato con la schiena dritta». 

I ventidue nomi scelti dal PD che si contendono i posti in consiglio comunale sono:  Amistadi Massimo, Andreasi Gabriele, Bertamini Serena, Bonamico Stefano, Bresciano Diego, Caliari Giuseppe, Campo Paolo, Gatto Antonio, Gavatta Dennis, Ioppi Dario, Lolli Lorena, Lemnete Lavinia, Miorelli Arianna, Pincelli Angiolino, Prandi Alba, Strain Rosalba, Tallabaci Ilir, Tamburini Flavio, Tavernini Marialuisa, Veronesi Renato, Villi Luciano, Viaro Marialisa . Confermati quindi tutti i cinque consiglieri comunali uscenti.  R.V. 

«Le cinque voci che compongono questa coalizione sono un valore aggiunto: esse portano con sé valori e sensibilità diverse importanti, mettendo da parte ogni sorta di personalismo». Lo ha detto il candidato sindaco del centro sinistra autonomista Alessandro Betta alla presentazione della coalizione, non risparmiando frecciatine agli avversari della imminente competizione elettorale: «Non ci si improvvisa la mattina pensando di "salvare Arco", in questa coalizione ci sono persone che si sono prese a cuore la comunità nei luoghi idonei alla politica da tempo. Non sono d'accordo con chi disegna l'apocalisse, con chi ci ruba il futuro e la speranza, Arco è una città bellissima - ha detto - chi lo dice non ha temi e non ha alcuna idea sul futuro». 

E, in particolare, ha mandato un chiaro messaggio ai 5 stelle: «Non avevamo bisogno di raccogliere le firme per capire che l'ospedale è importante - ha affermato - abbiamo preferito chiamare l'unica persona idonea, ovvero l'assessora alla salute, perché le questioni le affrontiamo nel merito». Sono poi intervenuti i coordinatori e rappresentanti delle cinque liste che appoggiano e sostengono il candidato sindaco: Patt, Civica con Betta, Arco Bene comune, Upt e, ovviamente, Pd.«Tutti si chiedono il motivo per cui ora ci ritroviamo in questa coalizione, dopo questi anni di opposizione talvolta anche dura - ha commentato Stefano Bresciani del Patt - noi ci siamo perché ci siamo ritrovati in un metodo di ascolto di tutte le forze politiche che ci ha convinto e perché riteniamo che questo sia un nuovo laboratorio Trentino, il quale ora vede ricompattare anche le forze del centro sinistra autonomista che governano in provincia: questo è un progetto che deve vederci uniti». 

Anche Stefano Miori, coordinatore della lista civica "Con Betta" parla di metodo efficace: «Il nostro metodo di lavoro in questi tre anni e mezzo ha reso molto forte e coesa la maggioranza uscente, ed è lo stesso che adotteremo con questa coalizione. La nostra realtà civica ha il compito di raggiungere le persone deluse dai partiti, che non si sentono rappresentate dai simboli, in virtù di una politica del fare». Per il Pd, in qualità di segretaria, è intervenuta Tiziana Betta: «Il Partito Democratico del Trentino si propone ad Arco come partito di governo, esprimendo in Alessandro Betta una persona semplice e umile, capace di costruire una comunità forte e unita». 

Dopo i malumori espressi durante le trattative e che hanno poi portato a questa nuova alleanza a cinque, Tommaso Ulivieri - coordinatore di Arco bene Comune - è ritornato sul tema, mettendo da parte, almeno per ora, le perplessità nei riguardi del Patt: «E' noto che Arco Bene Comune avrebbe voluto proseguire la medesima esperienza iniziata con Intesa Democratica - ha spiegato - ma non posso dire, preventivamente, che il laboratorio che andremo a intraprendere sarà negativo». Secondo Ulivieri «sono anni che nell'Alto Garda le sinistre e le sensibilità ambientaliste dialogano, tentando di portare a un'unità che esiste, di fatto, da quando è nato il Partito Democratico». 

L'altra "novità" di questa coalizione è rappresentata dal "ritorno" dell'Upt, che nella scorsa tornata elettorale aveva appoggiato Mario Morandini: «Una buona politica - ha affermato Paolo Todeschini - deve dimostrare serietà, capacità di vedere il futuro e impegno di portare la comunità arcense oltre le insidie di questo periodo». A chiudere gli interventi sono stati Mauro Gilmozzi - coordinatore dei circoli del Pd del Trentino - e il senatore nonché sindaco di Dro Vittorio Fravezzi: «L'approccio di Alessandro Betta e della sua squadra è l'antidoto migliore al populismo dilagante».