ROVERETO - LORANDI: «Bisogna fare tagli? Via la Strongman»

«Se si devono tagliare le spese del Comune, allora cominciamo dai centomila euro della Strongmanrun». La frase è netta come il taglio di una spada, perché arriva da Fabiano Lorandi, segretario cittadino del Pd, partito di maggioranza nonché del sindaco Andrea Miorandi, che invece sulla «corsa pazza» non vuole mollare. È la sintesi di un colloquio avvenuto ieri, in cui Lorandi ha però parlato anche d'altro, dalla Ztl che «andrà allargata» al nuovo Pd, spendendo parole di sostegno per i candidati al congresso, Alessio Manica e Giulia Robol.  
"L'Adige", 2 febbraio 2014



Lorandi, il Pd riuscirà a trovare una quadratura?  Penso di sì. La questione va al di là delle candidature. Il congresso deve partire da due domande: quanta parte della società rappresentiamo e quale parte rappresentiamo? È aumentato l'astensionismo in maniera significativa. È possibile pensare di governare un Paese o un territorio non conquistando nuovi consensi, ma perdendone meno degli altri? L'altra questione è: quali settori rappresentiamo come Pd? Siamo un partito di sinistra e dovremmo salvaguardare i diritti, mi riferisco soprattutto ai lavoratori perché a Rovereto viviamo in un contesto che risente fortemente della crisi. 

Sulla vicenda Marangoni le è piaciuto l'assessore Olivi? Sì, ha fatto una ottima operazione, perché coniugare sviluppo e giustizia sociale appartiene al nostro dna. 

Ma quindi cosa pensate di fare per recuperare i cittadini?  Dobbiamo cogliere gli interessi dei cittadini, mettendo in pratica forme partecipative come vogliamo fare sabato prossimo con l'assemblea, trovare nuove forme snelle, on line, con consultazioni referendarie su alcune questioni. 

Ad esempio? Penso alla Ztl: i cittadini sono favorevoli oppure no? Il centro storico non appartiene ai commercianti, ma a tutti i cittadini di Rovereto. L'on line, i referendum. È un programma grillino... No, quello che ci distanzia e che noi siamo radicati nel territorio e abbiamo un rispetto nei confronti delle istituzioni che loro non hanno e noi parliamo con i cittadini.  

E sulle candature del congresso, lei chi appoggia? Personalmente apprezzo Alessio Manica e Giulia Robol, perché condividono la necessità di collegare il partito delle istituzioni con il partito della comunità. Wanda Chiodi ha detto che avere cinque candidati è una follia.  Condivido, non se ne capisce le ragioni. Alla fine credo che saranno, due, al massimo tre. Sia chiaro però, non sostengo Manica e Robol perché lagarini, qui non è Rovereto contro il resto del mondo, questo è un congresso provinciale. 

E sul Comune, che succede? Faremo a breve un vertice di maggioranza affrontando le priorità di questo ultimo anno: la conclusione del piano parcheggi per diminuire il traffico nel centro e migliorare la qualità della vita e il progressivo allargamento della Ztl. Sta dicendo che la Ztl sarà ulteriormente allargata... Non necessariamente in questa consiliatura. 

Ma perché su via Tartarotti ci sono state queste oscillazioni? Perché il Patt si è differenziato. E le altre priorità?  La viabilità di accesso alla Meccatronica, ma non dipende solo da noi. Bisognerà rapportarsi con forza con la giunta provinciale. L'altra questione è la gestione dell'acqua e il rapporto con Trento e con i comuni della Vallagarina. Poi c'è la questione del distretto culturale. 

Insomma, come dissipare le paure sul Mart... No, c'è anche la questione dello Zandonai: come sarà gestito? E sì, c'è anche la questione Mart, che ha avuto un rilancio con Antonella da Messina. 

Siete preoccupati? Sono preoccupato che Franco Bernabè non sia più il presidente e che si trovi una figura che possa garantire l'autorevolezza e le reti di relazione che Bernabè ha messo in campo per il Mart. Non sono preoccupato per la concorrenza del Muse, ma dei finanziamenti, ma questa è un'altra partita.  

C'è però anche la partita delle politiche sociali, della lotta alla povertà. Certo, si avverte che i nuclei famigliari fanno fatica. Su questo c'è il piano della coesione sociale di Gerola che è un ottimo piano, ma per il bilancio 2014 non accettiamo tagli. Sui fondi per i lavori socialmente utili, ci sono 80 mila euro.
Ma quanto è stato investito sulla Strongmanrun? 100 mila euro. Qual è il ritorno sulla comunità di un evento di quel tipo, su cui anche i commercianti hanno sollevato perplessità? Io non sono contrario all'organizzazione degli eventi, ma se paragono queste due cifre...  

Miorandi non sarà contento di quello che sta dicendo... Lui ha detto che qualche evento si potrà tagliare. Si potrebbe iniziare dalla Strong, almeno per i finanziamenti. Se poi lui riesce ad aumentare gli investimenti sulle politiche sociali, salvaguardando la Strong non siamo altro che felici.