Idee, contributi, stimoli: sono molte e notevoli le energie che stanno circolando in vista delle primarie aperte per l'elezione della nuova segreteria del Partito Democratico del Trentino. Movimenti che testimoniano una società viva, ricca di competenze e di sensibilità che rappresentano una risorsa estremamente preziosa. In questo contesto, bene fa Francesco Pisanu sulle pagine di questo giornale, a rilanciare il dibattito sulla cultura. Elisa Filippi, "Trentino", 3 febbraio 2014
Il Partito Democratico del Trentino deve impegnarsi per promuovere un modello di sviluppo che faccia emergere una delle principali vocazioni del nostro territorio: la cultura e il generarsi di processi di conoscenza orientati all'innovazione e alla promozione del territorio. Il Trentino deve riscoprire la volontà e l'orgoglio dei propri saperi per diventare polo attrattivo internazionale. Nello scenario europeo vi sono alcune esperienze interessanti da cui trarre ispirazione come quella del Museo del Fado a Lisbona, una casa della cultura attorno a cui ruota l'economia di un territorio. La cultura e la conoscenza sono incorporate nelle fondamenta delle nostre città e in ognuna delle nostre valli. Oltre alla spettacolare bellezza delle opere d’arte e del prezioso patrimonio ambientale e paesaggistico, forte è l’influenza della cultura trentina anche nella grande riserva di saperi artigianali, nel bacino di conoscenza tacita e diffusa, non cofidicabile, che costituiscono un importante vantaggio competitivo per la crescita e che oggi accompagnano lo sviluppo per un “distretto Trentino” della conoscenza. Dobbiamo attrezzarci per cogliere al meglio questa sfida mettendo al centro le persone: la cultura non è patrimonio di un'élite ma ha una dimensione popolare. Le migliori esperienze di innovazione nelle politiche urbane – pensiamo alle “Smart Cities” – ci insegnano che oggi la cultura si promuove attraverso la partecipazione di tutti gli attori, dalle associazioni alle reti di soggetti attivi, poiché creatività e innovazione si alimentano attraverso la continua contaminazione dei saperi. Dobbiamo essere aperti all' Europa per cogliere al meglio le opportunità che essa ci offre: un miliardo e mezzo di euro è il budget a disposizione dalla Commissione Europea a cui potranno accedere direttamente associazioni, istituti di ricerca, musei e pubblica amministrazione per la promozione di attività culturali. Il sistema Trentino, composto da eccellenze culturali non solo a livello museale, ha tutte le chances per competere e veicolare sul territorio una parte consistente di quei fondi a beneficio della comunità. Promuovere la cultura significa anche semplificare, snellire il sistema burocratico. Se l'Amministrazione Pubblica oggi spesso non ha la possibilità di contribuire direttamente per sostenere singole iniziative, deve però impegnarsi per promuoverle introducendo criteri in grado di premiare le idee e riducendo oneri burocratici che rallentano e scoraggiano le singole proposte e mettendosi a disposizione come catalizzatore delle esperienze e attore aggregante. Il Partito Democratico del Trentino si impegnerà per stimolare le migliori energie, liberare idee e talenti, e promuovere la cultura come vettore di sviluppo, di emancipazione e di inclusione sociale.
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