Dorigatti alla manifestazione “Slotmob” per promuovere i bar senza macchinette mangiasoldi

Una “tassa sulla povertà”. Ecco a cosa assomiglia, per il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, il drammatico fenomeno della dipendenza patologica dalle slot machine, sempre più diffuso anche nel Trentino e di cui è vittima un crescente numero di persone.
Trento, 24 gennaio 2014

Del grave problema sociale di cui il Consiglio provinciale ha già trattato e si sta ancora occupando anche con proposte di legge, Dorigatti ha parlato oggi partecipando alla prima iniziativa della giornata “Slotmob” organizzata da numerose associazioni tra cui la Cooperativa Progetto 92 e Auto Mutuo Aiuto con il supporto del Comune di Trento, per promuovere i bar che rinunciano alle slot machine.

Perché – recita il titolo della manifestazione – “un bar senza slot ha più spazio per le persone”. Tra questi bar c’è il “Civico 131” di via Perini. Ivan Fontana, il titolare, già due anni fa si era liberato delle sue due slot machine. “Rendevano bene – ricorda –, ma con il tempo sono arrivati i problemi: c’erano delle mamme con i loro bambini che restavano ore e ore davanti alle slot per poi andarsene disperate. Allora ho detto basta”, conclude Fontana che però ammette: “adesso con la crisi è duro fare a meno delle slot”. Proprio per incoraggiare e sostenere concretamente i bar che come il “Civico 131” rinunciano ai giochi d’azzardo, è nata “dal basso” l’idea di questa giornata di mobilitazione e sensibilizzazione. Giornata aperta stamane davanti al locale di via Perini con una festosa “colazione” animata da tanta gente raccolta attorno a due calcio-balilla molto “gettonati” da ragazzi e adulti. A dimostrazione che ci si diverte di più e meglio giocando insieme agli altri e non facendosi del male da soli con le slot.

Per combattere la piaga della dipendenza patologica e la miseria materiale nella quale si riducono oggi molte persone con le loro famiglie a causa dell’utilizzo compulsivo di questi giochi d’azzardo sempre più diffusi, Dorigatti ha sottolineato che il Consiglio provinciale si è già attivato attraverso ordini del giorno, disegni di legge (uno è stato appena ripresentato, ndr) e mozioni che hanno già impegnato l’esecutivo a realizzare interventi informativi ed educativi nelle scuole. Ha proseguito Dorigatti: “nella legislatura appena avviata, inoltre, l’assemblea legislativa potrebbe promuovere ulteriori azioni politiche nei confronti della Giunta per rafforzare gli interventi finalizzati ad un forte contenimento di questa piaga sociale”.

Dopo essersi fermato a discutere con alcuni studenti dell’istituto Bronzetti e aver giocato a calcio balilla con i ragazzi, in coppia con Ivan Fontana, il presidente del Consiglio ha infine osservato: “Di fronte a uno Stato che da un lato incamera soldi con il gioco d’azzardo e dall’altro è poi costretto a spendere quelle stesse risorse per soccorrere le vittime della ludopatia, la Provincia, potrebbe intervenire per incentivare con agevolazioni adeguate i locali che rinunciano alle slot machine. Anche così dimostreremo il valore della nostra Autonomia”. Nel pomeriggio gli ideatori di “Slotmob” hanno presentato il “marchio etico”, un adesivo realizzato dagli studenti dell’istituto Artigianelli da applicare nei locali privi di slot machine per convincere i clienti a frequentare questi bar virtuosi.