Michele Nicoletti risponde a Bezzi sulla legge elettorale

"Non si capisce su quali basi l'on. Bezzi possa parlare di rischi per la democrazia in Trentino Alto Adige se dovesse essere ripristinato il sistema dei collegi uninominali (8) più recupero proporzionale (3) che abbiamo già sperimentato con la legge Mattarella" - sostiene il deputato trentino del PD Michele Nicoletti -.



Quando venne adottato per la prima volta nel 1994, consentì all'alleanza di Forza Italia e Lega di conquistare 4 seggi su 4 in Trentino e ad Alleanza Nazionale di vincere nel collegio di Bolzano.

Se nelle tornate successive ha vinto il centrosinistra autonomista è stato merito di una maggiore capacità di aggregazione politica non certo di un meccanismo distorsivo. Quanto alla quota proporzionale ciò dipenderà dai risultati delle liste in regione e delle coalizioni nazionali ad esse collegate.

Il testo base è certamente migliorabile con l'apporto di tutti (maggioranza e opposizioni) ma aver garantito al Trentino AltoAdige Suedtirol un sistema regionale che tutela le minoranze (di lingua tedesca ma anche italiana) e un rapporto col territorio è un risultato positivo del nostro lavoro".




Il comunicato di Bezzi

"Oggi sono intervenuto presso il capogruppo alla Camera, Brunetta e quello al Senato Gasparri per evidenziare l’anomalia della differenza della legge elettorale proposta per la nostra regione che prevede un sistema differente al resto d’Italia, snaturando l’accordo tra Renzi e Berlusconi.

Se riconosco che la tutela delle minoranze linguistiche ha valenza costituzionale e quindi deve trovare in legge una tutela adeguata non è però accettabile che per garantire una minoranza questa diventi maggioranza condizionando probabilmente tutti i deputati eletti in Regione.

Di fatto la legge cosi proposta se venisse approvata sarebbe una legge poco democratica che di fatto renderebbe impossibile per una adeguata rappresentanza delle minoranze attuali presenti in Regione.

Capisco che Dellai per un suo interesse personale voglia sacrificare lo spirito della legge di Renzi e Berlusconi che trovava un equilibrio nella legge proposta in commisione.

Esprimo uno sdegno totale per il comportamento della compagine parlamentare Trentina che di fatto con le scelte portate avanti fino ad oggi ucciderebbe la democrazia in Trentino Alto Adige".