Il vicepresidente prepara il patto per il lavoro: meno tasse ma ammorizzatori. «Posso dire che arriveremo a una agevolazione dell'Irap generalizzata superiore al 20% che è l'obiettivo indicato da Renzi a livello nazionale».L. Patruno, "L'Adige", 18 gennaio 2014
L'assestamento di bilancio della Provincia per il 2014 riduce le risorse a disposizione dello 0,8% rispetto al bilancio tecnico approvato l'agosto scorso. Si scende quindi a 4 miliardi 489 milioni di euro. La giunta precedente aveva accantonato 136 milioni a disposizione dei successori per «l'attuazione del programma», ma questa cifra si è ridimensionata per effetto della previsione di un minor gettito, causa una ripresa più lenta del previsto, e delle ulteriori agevolazioni sull'Irap che il presidente Ugo Rossi ha promesso e che potrebbero comportare minori entrate per circa 40 milioni , nell'ipotesi massima (già oggi sono concesse agevolazioni per 87 milioni).Proprio la definizione della nuova agevolazione Irap sarà una delle questioni più importanti della nuova Finanziaria. Il vicepresidente e assessore alle politiche economiche Alessandro Olivi ci sta lavorando in cerca di un patto con le parti sociali che unisca la questione della riduzione dell'Irap e la necessità di avere le risorse ( 5-7 milioni ) per attivare i nuovi ammortizzatori, e assicura: «Posso dire che arriveremo a una agevolazione dell'Irap generalizzata superiore al 20% che è l'obiettivo indicato da Renzi a livello nazionale». Oggi le agevolazioni Irap in Trentino si attestano su un meno 12%. Con quella generalizzata e quelle vincolate l'agevolazione complessiva arriverebbe a oltre il 30%. «L'azzeramento è improponibile - spiega Olivi - neanche per due anni, ma vogliamo sostituire le attuali agevolazioni vincolate con una generalizzata che superi il 20% e ulteriori due livelli di agevolazioni, che possono arrivare all'azzeramento, per chi mantiene o aumenta l'occupazione di almeno il 10%».Sul bilancio 2014 pesa la legge di stabilità statale che ha aggravato ulteriormente il concorso agli obiettivi di finanza pubblica richiesto per quest'anno che arriva a una cifra complessiva di 1.403 milioni di euro, pari al 31% del bilancio. Ieri, al termine della giunta nella quale si è cominciato a parlare dei criteri per definire i budget dei singoli assessorati, la riprogrammazione degli investimenti e delle priorità e l'individuazione dei piani indifferibili e che richiedono finanziamenti aggiuntivi, il presidente Rossi ha spiegato che è vero che la giunta ha impugnato davanti alla Corte costituzionale la norma riproposta, che prevede la riserva all'erario di 140 milioni di euro l'anno per 5 anni (per ora compensati con gettiti arretrati), e altre violazioni dello Statuto, ma c'è anche una trattativa in corso in vista dell'intesa con lo Stato che si deve cercare di raggiungere entro giugno, per cui la Consulta ha sospeso le decisioni su questi ricorsi. In ogni caso, per quanto riguarda la realizzazione di opere pubbliche, i piani e i programmi della precedente giunta hanno un impatto su più anni di complessivi 1,5 miliardi. Ma le opere che sicuramente si faranno perché già appaltate o avanti nella programmazione arrivano a 280 milioni di euro: 104 milioni nel 2014, 100 milioni nel 2015 e 80 milioni nel 2016. L'assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti, Mauro Gilmozzi dichiara: «Sto già ridefinendo le priorità, ma per le opere strategiche ritengo sia necessario fare prima un confronto con i territori interssati».
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