Il Pd trentino: «Voto il 16 marzo»

La direzione nazionale del Pd ha deciso di fissare l'elezione di tutti i segretari regionali nello stesso giorno il 16 febbraio, con le sole eccezioni della Sardegna e dell'Abruzzo dove ci sono le elezioni regionali. Questo non esclude però che la segreteria organizzativa accolga ulteriori richieste di deroga, se motivate, ed è quello che hanno deciso di fare sia Trento che Bolzano.
"L'Adige", 18 gennaio 2014


Il Pd del Trentino - insieme a quello dell'Alto Adige - insisterà nel chiedere alla segreteria organizzativa del partito nazionale di poter tenere le primarie per la scelta del segretario provinciale il 16 marzo e non il 16 febbraio, election day  fissato dalla direzione nazionale per tutte le altre regioni, escluse l'Abruzzo e Sardegna, perché impegnate nelle elezioni regionali. Giovedì sera la direzione nazionale ha approvato il regolamento per le primarie senza includere il Trentino e l'Alto Adige fra i territori con deroga, nonostante il deputato e segretario Michele Nicoletti avesse fatto presente la richiesta già formulata dal coordinamento del Pd trentino la settimana scorsa.

Ma proprio Nicoletti si è detto convinto che ci siano buone possibilità di ottenere la deroga: «Noi insieme a Bolzano abbiamo buone ragioni perché abbiamo appena avuto le elezioni provinciali e siamo impegnati nella definizione della giunta regionale, poi ci sono le elezioni ad Arco».

Ieri sera, il coordinamento trentino si è riunito di nuovo, alla luce di questo diniego, e ha deciso di insistere con la richiesta sia per ragioni tecniche che politiche. Unica voce nettamente favorevole a tenere le primarie il 16 febbraio insieme alle altre regioni era il senatore Giorgio Tonini. Dal punto di vista tecnico, va considerato che nelle altre regioni la procedura per l'elezione del segretario prevede, come per quello nazionale, il voto degli iscritti nei circoli, che devono selezionare tre candidati che poi andranno alle primarie aperte a tutti. In Trentino, invece, il regolamento non prevede il voto dei circoli. I candidati, qualunque sia il numero (anche più di tre), si presentano direttamente alle primarie.

I rappresentanti dei circoli hanno insistito per il rinvio per i tempi organizzativi, ma anche per dare la possibilità di avere un dibattito più approfondito e consentire ai possibili candidati di verificare l'ipotesi di un'intesa tra loro, per non arrivare in troppi alle primarie.

Il regolamento nazionale prevede che si presentino le candidature entro il 25 gennaio, ovvero sabato prossimo, senza firme, mentre in Trentino per candidarsi bisogna presentare un programma e da 80 a 100 firme di iscritti dei 4 collegi in cui è divisa la provincia.

Ieri, il coordinamento ha discusso, per altro, anche di una modifica dello statuto per ridurre i componenti dell'assemblea provinciale da 64 a 50 e una modifica del regolamento per prevedere un aumento delle firme richieste per presentare la candidatura (circa 150), ma anche la suddivisione del territorio in 6 collegi (al posto dei quattro) per aumentare la rappresentanza. Le proposte di modifica saranno discusse lunedì dall'assemblea provinciale del Pd.