«Non possono cambiare le cose finché continuiamo a fare le stesse cose»: a dirlo è stato Einstein, ricorda Alessio Zanoni che al momento di prendersi sulle spalle la segreteria del circolo del Partito Democratico di Riva, dopo aver proclamato la necessità di voltar pagina, siccome «vent'anni fa, quando ho cominciato a fare politica ero il più giovane della compagnia ed oggi coi capelli che ingrigiscono resto ancora il più giovane», ha imbarcato nella segreteria due ventenni ed una liceale alle prese con la maturità. "Trentino", 19 gennaio 2014
Come a dire che ha inserito nella squadra una dose di quella carica ideale che nelle miserie d'una crisi alimentata dall'individualismo imperante almeno da vent'anni, gli appare l'unica strada per ridare alla politica la dignità capace di riscattarla. L'altro pomeriggio Gabriele Hamel, Eugenio Straffelini e Clara Luehwink erano in Comunità di Valle per ascoltare l'illustrazione del piano territoriale, ossia dello strumento destinato a dettare le direttive dello sviluppo dell'Alto Garda e Ledro per i prossimi anni. In altri termini, per imparare visto che «i nostri nonni, guardando al futuro dei loro figli, avevano un quadro di certezze che già i genitori hanno perduto. Noi per costruire il nostro futuro abbiamo bisogno di formazione; dalla crisi che viviamo si esce facendo politica in modo onesto». Gabriele Hamel, studente universitario al quarto anno di giurisprudenza a Trento, è il più navigato dei tre: «mi sono affacciato alla politica in 14 ottobre 2007, quando, nemmeno maggiorenne, sono andato a votare al referendum che ha fatto nascere il partito democratico: la casa di riformisti, progressisti cattolici moderati, in cui mi ritrovano». Mescolando suggestioni di Don Milani e di Hanna Arendt è convinto che il problema degli altri è in effetti problema tuo, crisi è essere soli, delegare attraverso il voto non basta, l'impegno a tradurre ideali in scelte di quotidianità salda la frattura fra giovani e politica. Eugenio Straffelini s'è avvicinato da poco alla politica anche sulla spinta delle competenze che va acquisendo all'università di Padova dove studia riassetto e tutela del territorio: prima ha seguito sui media le vicende del livello nazionale, subito dopo è approdato per l'esigenza di capire la realtà che lo circonda, alle problematiche locali, dal piano territoriale alla nuova gestione del rifiuti, con l'intenzione di spendere quel che ha imparato in una ricerca partecipata delle soluzioni. Clara Luehwink tace su motivazioni e percorsi: chiede, quasi in punta di piedi, di lasciarle il tempo di guardarsi attorno per capire, rinviando ad altre occasioni dichiarazioni di principio e convincimenti che ancora non hanno sperimentato l'impatto con l'esperienza. Zanoni, il neosegretario, è fiducioso che la pulizia intellettuale dei suoi collaboratori riesca ad aver ragione della contrapposizione sterile che ha segnato le vicende del Pd rivano negli ultimi mesi.
Seguici su YouTube
Partito Democratico del Trentino