TRENTO «Se in giunta regionale non entrerà almeno una donna, impugno io la delibera». Margherita Cogo, Pd, ex assessore regionale agli enti locali per la prima metà della scorsa legislatura (poi, per la «staffetta» decisa con l’Alto Adige, cedette il posto a Roberto Bizzo), è pronta a dare battaglia fino in fondo. La sua è una minaccia molto concreta: «Farò ricorso al Tar, l’ho detto chiaramente al mio partito e questa mattina (ieri, ndr) ho telefonato anche all’Obmann della Svp Richard Theiner». C. Bert, "Trentino", 9 gennaio 2013
«Non è ammissibile - attacca Margherita Cogo - una giunta tutta al maschile». Non è neppure necessario richiamarsi allo Statuto, basta l’articolo 51 della Costituzione («Tutti i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. La Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini») a rendere illegittima una composizione dell’esecutivo di un solo genere. Alle ultime elezioni comunali, dove le delibere sono state impugnate, in giro per l’Italia, il giudice ha dato ragione ai ricorrenti». L’altolà dell’ex consigliera è arrivato dritto in casa Pd, dove è in corso il braccio di ferro tra trentini e altoatesini per un posto di assessore regionale. E dove i nomi in corsa - Bizzo a Bolzano, Mattia Civico e Luca Zeni a Trento - sono tutti di uomini. «È vero - ammette il coordinatore provinciale Italo Gilmozzi - il tema delle pari opportunità non può essere sottovalutato. Dobbiamo pensarci». E se una donna non la troverà la Svp (che la passata legislatura aveva espresso Martha Stocker, assessore alla previdenza e al welfare), spetterà al Pd. Sul tema vanno all’attacco anche i Verdi altoatesini: «I posti del governo provinciale sembrano essere stati assegnati in maniera definitiva e guardiamo ora alla bagarre per i posti rimanenti nelle svendite della politica. L'assessore uscente Widmann, articolo ormai fuori moda, verrà confinato alla presidenza del consiglio, cosa che abbiamo già avuto modo di commentare qualche settimana fa. Gli ultimi posti sono ora quelli, non proprio allettanti, della giunta regionale. Con un certo stupore osserviamo come, ad oggi, ci siano in lizza solamente uomini (maschi). Nell'ultimo governo regionale, con Martha Stocker, c'era per lo meno una donna. La rappresentanza di entrambi i sessi nelle istituzioni non è solo prevista dal decreto pari opportunità, ma dovrebbe essere da tempo ancorato come principio e priorità nelle teste e nei calcoli soprattutto di coloro che si spacciano per innovatori». Tra domani e sabato è previsto il vertice tra Rossi e Kompatscher in cui i due governatori affronteranno il nodo della giunta. Martedì prossimo invece è in calendario la prima riunione dei capigruppo regionali.
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Partito Democratico del Trentino